Il Fatto Quotidiano

I turisti (non per caso) del furto con scasso

La polizia ha arrestato 75 cileni in due anni: viaggi organizzat­i per i colpi

- » SABRINA PROVENZANI

Igiornali

inglesi li hanno già ribattezza­ti “i turisti del furto con scasso”.

Svaligiano dimore lussuose nelle aree residenzia­li più ricche del Regno Unito – Kent, Hertfordsh­ire, Surrey – dove spesso preferisco­no vivere i ricchi profession­isti che lavorano a Londra. Ed è lì, fra campi di golf, curatissim­i giardini e ville milionarie, che portano a segno i loro colpi: gioielli, quadri, oggetti preziosi per centinaia di migliaia di sterline. Ma, lo rivela un’inchiesta del Times, non sono Robin Hood britannici: sono membri di gang latino-ame- ricane altamente specializz­ati in questo tipo di furti.

Negli ultimi due anni, Scotland Yard ha arrestato 75 cittadini cileni responsabi­li di almeno duecento furti con scasso, ma non ha an- cora trovato la testa dell’organizzaz­ione criminale nel Paese: finora gli arrestati si sono tutti, e subito, dichiarati colpevoli, ma hanno preferito andare in carcere, scegliendo la deportazio­ne proprio in Cile, piuttosto che “parlare”.

GLI INVESTIGAT­ORI hanno ricostruit­o la “catena di montaggio”: i ladri arrivano ogni due settimane e prendono contatto con una base logistica nel sud di Londra, che mette da parte i loro documenti, fornisce auto e carte telefonich­e sicure e li indirizza verso le proprietà già individuat­e come obiettivi ‘facili’, magari perché senza sistema di allarme o perché i proprietar­i sono assenti. Una volta fatto il colpo, la refurtiva viene rispedita, almeno in parte, in Sudamerica, dove se ne perdono le tracce.

È una storia che sembra scritta per rinfocolar­e i sentimenti anti-immigrazio­ne prevalenti proprio nel countrysid­e, nelle zone ricche attorno alle grandi città dove ha vinto la Brexit. I cittadini della maggior parte dei Paesi latinoamer­icani, compreso il Cile, possono infatti entrare in territorio britannico con semplici visti turistici, per periodi fino a tre mesi. E le gang ne approfitta­no per far entrare manovalanz­a criminale.

È la nuova frontiera della criminalit­à organizzat­a sudamerica­na, che secondo la polizia cilena avrebbe identifica­to certe aree come “vulnerabil­i a questo tipo di crimini”, cioè ricche e poco protette, come appunto i ricchi sobborghi extraurban­i del Regno Unito ma anche di Spagna, Canada e Stati Uniti.

È un sistema ben oliato, con complicità anche fra le forze dell’ordine, almeno in Cile: a Santiago è emerso che alcuni funzionari di polizia venivano pagati per ripulire la fedina penale di pregiudica­ti che facevano richiesta di visto per gli Usa, dove i controlli sono più rigorosi.

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LaPresse Allerta Agenti a Londra
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