Il Fatto Quotidiano

“Il Pd torna in piazza” (ma deve riempirla)

“Il 29 settembre contro il governo”. Quota 40 mila per evitare il flop

- » LORENZO VENDEMIALE

Tornare in piazza, per dimostrare agli altri, forse un po’ anche a se stessi, di essere ancora vivi. Il segretario del Pd, Maurizio Martina, ha annunciato una grande manifestaz­ione contro il governo il prossimo 29 settembre. Con il congresso alle porte, nel momento peggiore della sua storia, il partito prova a ripartire dalla gente. “La piazza è la scelta giusta”, ragionano i vertici.

“C’È TANTA GENTE che vuole costruire l’alternativ­a anche manifestan­do la sua presenza”, ha spiegato ieri Martina all’incontro di Area Dem a Cortona. A dare coraggio al segretario sono stati gli appelli dei militanti alle feste dell’Unità e soprattutt­o l’ottima riuscita della manifestaz­ione di Milano contro il razzismo. La sede è ancora da ufficializ­zare ma dovrebbe essere Piazza del Popolo, la stessa della manifestaz­ione flop organizzat­a da Matteo Renzi a ottobre 2016 a sostegno del referendum costituzio­nale: allora ci furono circa 15mila persone, ce ne vogliono almeno 40-50 mila per evitare la figuraccia. Per questo la macchina organizzat­iva, in mano a Gianni Dal

Moro e al coordinato­re della segreteria nazionale Matteo Mauri, si è già messa in moto.

Si torna all’antico: pullman e treni speciali, coinvolgim­ento dei segretari regionali (in particolar­e delle Regioni più vicine e popolose, come Toscana, Emilia-Romagna e Campania, da cui ci si aspetta il contributo maggiore) e anche dei circoli. “Vogliamo dare un segnale: con tutti i suoi limiti, il Pd resta uno dei pochi punti di riferiment­o per la parte d’Italia che non si riconosce nel governo.”, spiega Mauri. Resta da capire chi ci sarà in piazza. L’evento vuole essere aperto a tutti: qualche contatto è stato già preso con i sindacati, bacino storico delle manifestaz­ioni della sinistra. C’è chi si augura che possano unirsi altre forze politiche, magari gli ex compagni di Liberi e uguali, ma per il momento è tutto in alto mare. “Nessuno ci ha invitati”, spiega Roberto Speranza. “Massimo rispetto per il Pd e per la scelta di tornare fra la gente, ma noi non siamo disponibil­i solo per riempire le piazze degli altri: parteciper­emmo a condizione di condivider­e percorso e organizzaz­ione”. Bisogna stare attenti anche a non alimentare ulteriori divisioni interne: “Va bene manifestar­e, ma solo se si pongono temi precisi, propositiv­i e rivolti alla società civile: un’opposizion­e a prescinder­e contro il governo non ha molto senso”, precisa Francesco Boccia, di Fronte Democratic­o. Del resto chi si aspetta che la manifestaz­ione sia un punto di ripartenza, per lasciarsi definitiva­mente alle spalle l’era renziana, potrebbe rimanere deluso già dal nome: si chiamerà “L’Italia che non ha paura”, sembra quasi uno degli slogan dell’ex premier.

DOPO I DIFFICILI mesi post voto del 4 marzo (“la sconfitta più dura dal 1948”, secondo l’ex ministro Minniti), il Pd ha disperato bisogno di riaffermar­e la sua presenza. La piazza romana è l’ultima spiaggia, il rischio dell’effetto boomerang resta dietro l’angolo. Dal M5s sono già partiti i primi attacchi: “Sarà un appuntamen­to fra pochi intimi, come alle urne”, ha ironizzato il sottosegre­tario Manlio Di Stefano. L’ultima volta, il 1° giugno a difesa della Costituzio­ne e del presidente Mattarella, non andò troppo bene. Il 29 settembre non si può fallire.

Ultima spiaggia Nel momento più difficile per i dem L’organizzaz­ione è già partita: treni e pullman da tutta Italia

 ?? Ansa ?? Maurizio Martina
Ansa Maurizio Martina
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy