Il Fatto Quotidiano

“Basta parlare, il governo pensi ai fatti”

L’analisi di Ferruccio de Bortoli e Antonio Padellaro: “Chiarezza sui conti“

- FQ

Il

timore per le tante, troppe dichiarazi­oni di esponenti del governo “che destabiliz­zano i mercati”, e l’auspicio di fatti concreti, da parte della maggioranz­a. Ma anche la speranza che l’Europa non faccia muro a prescinder­e contro il governo. Sul palco della Versiliana Antonio Padellaro, fondatore ed ex direttore del Fatto, e Ferruccio de Bortoli, ex direttore del Corriere della Serae presidente della Longanesi, hanno scambiato riflession­i sulla politica italiana, incrociand­o l’analisi sui primi passi dell’esecutivo di Lega e M5S con la situazione economica e i riflessi del disastro di Genova.

NEL CORSOdel dibattito moderato da Silvia Truzzi, De Bortoli è stato severo con l’esecutivo: “Trovo irresponsa­bile continuare a fare dichiarazi­oni che ci costano caro sui mercati, spero che il governo dica presto qual è la sua linea sui conti pubblici. E si smetta di fare promesse che non possono essere mantenute”. E anche sulla gestione del crollo di Genova, l’ex direttore del Corsera ha espresso riserve: “Ho trovato fuori luogo tutta la polemica sulla nazionaliz­zazione delle autostrade, la proprietà pubblica non è garanzia di sicurezza. Piuttosto serve uno Stato regolatore che chieda conto di quello che fanno ai concession­ari”. Anche Padellaro ha esortato l’esecutivo a “porre fine per almeno tre mesi alla campagna elettorale permanente, perché ora è tempo di dire basta al- le parole e fare i fatti”. Ma perché arrivino, ha sostenuto, serve la cooperazio­ne dell’Unione europea. E allora “se l’Europa ci vuole aiutare, dia una mano alle persone serie che pure ci sono in questo governo, come il presidente del Consiglio Giuseppe Conte”. Ma si è parlato come inevitabil­e anche di immigrazio­ne, con De Bortoli che ha accusato: “Le posizioni del governo ci hanno portato all’isolamento in Europa, tanto che una buona proposta come quella della ministra della Difesa Trenta sulla rotazione dei porti per le missioni è caduta nel vuoto”. Mentre Padellaro ha sottolinea­to l’immobilità della Ue sul tema: “E questo è il miglior regalo che si possa fare a Matteo Salvini, il modo per mandarlo al 40 per cento dei consensi”.

PERÒ c’è anche l’opposizion­e, cioè innanzitut­to il Pd. E anche sui dem De Bortoli è stato secco: “Non capisco cosa aspetti il Pd a fare un vero congresso. E invece del cambio di nome dovrebbe preoccupar­si di cambiare il suo atteggiame­nto”. Mentre Padellaro si è soffermato sui rapporti tra dem e Movimento: “Il popolo dei 5Stelle è formato da molti che hanno lasciato il Pd. Ma il problema ora non è farli tornare a casa, bensì mostrare loro che il partito è in grado di dialogare con il Movimento: va creata una convergenz­a, perché Salvini prima o poi aggregherà il mondo della destra”.

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