Il Fatto Quotidiano

Elezioni, una campagna monotemati­ca Parola d’ordine: “Società più sicura”

Il 58% dei condannati in via definitiva per reati sessuali è nato all’estero

- » MICHELA DANIELI

Il 58 per cento dei condannati in via definitiva per stupro è nato all’estero: su 843 responsabi­li del reato, 45 sono afghani. I dati emergono da un programma giornalist­ico di approfondi­mento del primo canale nazionale, che fa irruzione in una campagna elettorale mai così monotemati­ca per questo Paese, chiamato alle urne per le politiche il 9 settembre.

SECONDO gli autori dell’inchiesta, a generare l’aggressivi­tà dei migranti è lo sbalzo culturale che i giovani non accompagna­ti subiscono: partono da un Paese in cui la famiglia vigila e al caso punisce ogni loro azione, e arrivano in Svezia dove, senza guida, trovano una libertà così grande, da diventare per loro ingestibil­e. Dietro il fenomeno delle violenze sessuali non c’è alcuna guerra etnica dunque, al contrario di quanto i numerosi gruppi di estrema destra ritengono, ma le reazioni non mancano e non possono essere avulse da una campagna elettorale che ha come parola d’ordine “sicurezza”. Tradotto: stop all’immigrazio­ne. Il messaggio subliminal­e campeggia su tutti i poster elettorali. Di “Una società più forte, una Svezia più sicura” parla l’us ce nt e premier socialdemo­cratico Stefan Löfven, che alla guida del governo di minoranza rosso-verde ha promosso un massiccio riarmo all’indomani dell’annessione della Crimea da parte dell’eterno nemico della Svezia, la Russia. Oggi la Svezia è l’undicesimo Paese al mondo per armamenti.

Del resto l’economia è forte, la crescita è una delle migliori d’Europa, la disoccupaz­ione è diminuita. È invece aumentata in modo esponenzia­le la criminalit­à alimentata da bande di stranieri, clandestin­i e non, e per far fronte alla quale Löfven ha istituito l’addestrame­nto di 10 mila poliziotti. Passano così in secondo piano gli investimen­ti sulla scuola ( in declino totale perché i docenti si rifiutano di insegnare in classi senza disciplina), sulla sanità (lunghe liste d’attesa anche per i malati di cancro), stato sociale (ormai vecchia gloria in decadenza).

Parole chiave sono termini come “sicurezza”, “casa garantita ai giovani”, da leggersi “mancano gli alloggi per i rifugiati, lo sappiamo, ma le case vanno prima agli svedesi”.

Soldati di Odino Aumenta il consenso verso gruppi di estrema destra, previsto un successo dei populisti

E SE QUESTOè il centrosini­stra, il centrodest­ra parla di “Diritti, doveri, opportunit­à”, il Centro punta su un ge-

nerico “più umanità” mentre i populisti di Democratic­i di Svezia, da sempre inclini a un linguaggio diretto, dopo aver fatto lampeggiar­e per mesi pannelli elettronic­i in cui si dichiarava­no il “Partito che ha cura” (degli svedesi ovviamente), oggi mettono in cartellone solo l’immagine del leader e dei suoi candidati. Senza alcuno slogan. Come a dire: “Già sapete chi siamo e cosa vogliamo fare”. I sondaggi li danno quasi al 24%, mentre i movimenti di estrema destra aumentano il numero di seguaci e di manifestaz­ioni plateali, implacabil­i grazie alla libertà d’espression­e, pilastro della Costituzio­ne svedese. Il Movimento Nordico di Resistenza, il più forte in Scandinavi­a, oltre che ad essere il più numeroso in Svezia è anche il più cresciuto e armato.

TRA I SEGUACI, infatti, c’è chi costruisce con perizia armi in casa, come gli 007 svedesi rivelano. Tra gli squadristi in attività spiccano anche “I Soldati di Odino ”: dopo le molestie di massa ordite da gruppi musulmani nel capodanno 2015, in diverse capitali europee tra cui Stoccolma, si sono auto-proclamati aiutanti delle forze dell’ordine per proteggere le donne (scandinave).

Gli unici che si scostano dal linguaggio unico della campagna elettorale, sono i Verdi, forti delle loro tematiche ambientali­ste che trovano riscontro nei terribili incendi della scorsa estate, causati parimenti da siccità, impreparaz­ione dei vigili del fuoco, e incuria dei cittadini.

A nulla sono valsi i moniti delle autorità affinché si rinunciass­e alla carbonella nei pic-nic. Al punto che le maggiori catene di distribuzi­one alimentari si sono impegnate a togliere dagli scaffali il materiale per il barbecue, ammonendo i clienti con un “Pensa al pericolo di incendi”.

Un’assenza di senso civico e di coesione sociale del tutto inediti, per la Svezia.

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Ansa Ultra destra Un comizio di Fredrik Vejdeland del Nordic Resistance Movement

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