Boeri: “Il taglio dei vitalizi in Senato vale 16 milioni”
Ha puntato il dito contro i partiti, quelli che “hanno costruito consapevolmente un sistema insostenibile, destinato a gravare su tutti i cittadini”, sfruttando“l’ autonomia del Parlamento ”. E soprattutto ha dato le cifre: “Adottando la stessa delibera della Camera sui vitalizi, il Senato risparmierebbe ulteriori 16 milioni rispetto ai 40 stimati da Montecitorio. E se si estendesse ai Consigli regionali, si avrebbero risparmi per altri 55 milioni”.
Parole e numeri del presidente dell’Inps Tito Boeri, ascoltato ieri dall’Ufficio di presidenza di Palazzo Madama. Una lunga e a tratti tesa audizione, in cui Boeri ha ribadito che la delibera per ricalcolare con il metodo contributivo i vitalizi va fatta, “perché riduce le asimmetrie nel trattamento fra i parlamentari e i cittadini”, come ha sostenuto anche a margine. Però c’è anche altro. Per esempio, secondo Boeri, “se fosse l’Inps a occuparsi di tutto ciò, questo sistema diventerebbe molto più trasparente”. Una proposta che non convince neppure i 5Stelle, primi fautori del taglio dei vitalizi, “perché se la gestione passasse all’Inps potrebbe diventare una via per toccare anche le pensioni dei cittadini”, come spiegavano dal M5S. Ma sul resto il Movimento e la Lega (con meno entusiasmo) sono in linea con il presidente dell’Inps. Che invece durante l’audizione è stato attaccato dai senatori di Forza Italia per quel passaggio sul sistema costruito “consapevolmente”. E sarebbe intervenuta anchela presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, esortandolo “arispettare le prerogative costituzionali del Parlamento ”. Poco male per Boeri, secondo cui sono 2.700 i vitalizi pagati ai parlamentari, per una spesa di quasi 200 milioni annui (“ma è una sottostima, perché sono esclusi gli anni di servizio presso il Parlamento europeo o Consigli regionali”). Mentre il M5S insiste: “Ora via i vitalizi”. L’obiettivo è arrivare alla delibera finale entro ottobre.