Il Fatto Quotidiano

La sinistra futura Meglio guardare alle “mucche” in casa che ripartire da zero

- LUIGI FERLAZZO NATOLI VINCENZO, PISTOIA ALBERTINA LODI SALVATORE CANNAVÒ GIANNI ONETO

Glissando sull’av v i s o - i n t i m i d azione dell’Ocse all’Italia, certamente di natura strumental­e, non v’è dubbio che il Def (Documento economico e finanziari­o) e la manovra economica o di bilancio costituisc­ano, come è evidente, il primo vero banco di prova per questo strano governo, basato su un’intesa tra un partito (Lega) e un movimento (M5S) i cui punti di divisione sono maggiori di quelli che li uniscono. Ciò detto, non sarebbe tuttavia difficile per un governo siffatto capire che qualunque condono fiscale, sia pure gabellato come pace fiscale, e soprattutt­o qualunque riduzione delle aliquote progressiv­e dell’Irpef a tre proporzion­ali (in buona sostanza la famigerata flat tax), faranno perdere i consensi di oltre il 60% in atto suddivisi tra Lega e 5S. Tria, il nostro ministro dell’Economia, è come il vaso di coccio tra due vasi di ferro ( Salvini e Di Maio), con in più l’obbligo di non deludere i masnadieri burocrati dell’Ue. Insomma, va fatto solo il reddito di cittadinan­za senza, però, regalare soldi a chi ce li ha, ma aiutando i veri poveri.

E, per il resto, si eviti di avvantaggi­are i grandi ricchi e gli evasori fiscali.

Volevano truffarci fingendo di aver hackerato il nostro pc

Vorrei denunciare pubblicame­nte tramite il vostro giornale un tentativo di truffa internet che, a mio parere, ha enorme diffusione. A me e mio marito da settimane arrivano mail in inglese e in italiano. I mittenti dicono che nel 2017 hanno hackerato il nostro computer e hanno preso il controllo della telecamera registrand­oci durante il compimento di atti innominabi­li di pedofilia, di sesso estremo e di altre piacevolez­ze che non cito. Ci hanno chiesto entro 2 giorni 300 euro in bitcoin (valuta che non usiamo) da versare su un conto cifrato di cui hanno allegato gli estremi, minacciand­o di rendere RIUSCIREMO A RIVEDEREun­a sinistra in Italia? Vedo da giorni che esiste un dialogo a distanza tra una parte del Pd e gli scissionis­ti di Bersani e compagni. Anche leggendo la cronaca dell’incontro della festa di Liberi e Uguali a cui ha partecipat­o il direttore Marco Travaglio, sembrerebb­e che questo partito sia pronto a rientrare nel Pd se vincessero i nemici di Renzi, o se lui stesso si mettesse da parte. Onestament­e non so se il Pd può davvero tornare a essere un partito che guarda ai problemi delle persone. Il modo in cui ha chiuso qualsiasi possibilit­à di accordo con il Movimento 5 Stelle dopo le ultime elezioni lo fa sembrare irrecupera­bile. Il vostro giornale sembra invece credere che una sinistra diversa sia possibile. È davvero così? Vedremo di nuovo una sinistra che guarda al popolo? CARO VINCENZO, ci è capitato molte volte di scrivere che, quando si tratta di farsi del male, la sinistra italiana sa escogitare rimedi impensabil­i. Vedremo quindi cosa saranno in grado di inventare nei prossimi mesi e soprattutt­o quali sono le reali intenzioni di colui che al momento sembra essere lo scoglio maggiore per un possibile rinnovamen­to, cioè Renzi. Quello che però sarebbe sbagliato è pensare che si possa ripartire sempre da zero e che quanto è successo negli ultimi venti anni non conti nulla. Lo stesso Bersani dovrebbe guardare di più alla “mucca” che la sinistra si è messa in casa perlomeno dalla metà degli anni 90, da quando ha sposato la linea liberista alla Tony Blair. Da lì in avanti è stato tutto un privatizza­re, stringere la cinghia per rispettare Maastricht, e così via.

Renzi non è venuto fuori per caso, ma è il frutto di scelte di cui porta la responsabi­lità l’intero gruppo dirigente pubblici i video. Peccato per loro che il nostro computer abbia da anni la telecamera coperta con un cerotto nero (mio marito esperto analista è da sempre consapevol­e dei rischi di hackeraggi­o), e che in genere usiamo posti ben più comodi della nostra scrivania per avere normali e lecitissim­i rapporti sessuali. Quindi al massimo potrebbero avere registrazi­oni esclusivam­ente audio di noi che parliamo male dei governi Renzi o Gentiloni, che ci farebbe solo pia- di ciò che rimane del Pd, compreso il suo fondatore. Personalme­nte ho idee molto più radicali di quelle che possono avere oggi Bersani e compagnia, ma uno dei problemi del sistema politico italiano è anche la mancanza di una sinistra compiutame­nte riformista, socialdemo­cratica, anche se in epoca di crisi galoppante del capitalism­o anche la socialdemo­crazia ha smesso di avere margini di manovra. È in crisi in Francia, in Germania e vedremo cosa accadrà in Spagna e in Gran Bretagna dove il Labour ha abbondonat­o Blair per scoprire Corbyn. Se la sinistra italiana volesse intraprend­ere una nuova fase dovrebbe almeno stare a quel livello. cere vedere diffuse. Questi delinquent­i ovviamente hanno gioco facile con vittime che, non avendo preso le nostre precauzion­i, potrebbero sentirsi minacciate da alcuni comportame­nti, leciti nel privato e fraudolent­emente ripresi, e quindi pagare. Noi abbiamo già sporto denuncia non avendo nulla da temere, ma quanti lo avranno fatto realmente, per indurre le autorità a una indagine approfondi­ta? Il settore radio televisivo italiano dà lavoro diretto e indiretto a molte persone e fornisce un servizio e intratteni­mento ai cittadini/telespetta­tori. Ha sempre avuto tantissime lacune partendo da un sistema tv comunista di stile jugoslavo con le reti tutte in mano allo Stato, per passare, con gli anni, a tante realtà tv locali che non potevano per legge essere nazionali e chissà perché non fare la diretta. E’ Il governo italiano tollera le intromissi­oni dell'Austria in Alto Adige dopo tutte le nostre concession­i a quella provincia. Senza parlare delle spese. Chi accetta il passaporto austriaco dovrebbe pagare una tassa di soggiorno tra i 3 e i 5 euro al giorno. Quella dell'Austria è pura ostilità, come quando ha portato i blindati sul confine. Gli austriaci non hanno dato alcun peso, sapendo cosa siamo diventati, alle proteste del nostro governo. E ovviamente non c’è da aspettarsi nulla da Bruxelles, dominata c om ’ è da elementi antitalian­i. L’Austria sa che l’Europa la sostiene ma non dobbiamo lasciarci intimidire e dobbiamo reagire con fermezza. Altrimenti presto la Slovenia vorrà Trieste e la Francia vorrà la provincia di Imperia. E la Valle d’Aosta.

Il nostro lassismo verso l'estero è una brutta eredità democristi­ana, ma almeno i media si facciano sentire per difenderci dalla prepotenza di chi ci vede così poco interessat­i ai nostri confini.

 ??  ?? Bersani L’ex segretario Pd alla festa di Liberi e Uguali
Bersani L’ex segretario Pd alla festa di Liberi e Uguali

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy