La sinistra futura Meglio guardare alle “mucche” in casa che ripartire da zero
Glissando sull’av v i s o - i n t i m i d azione dell’Ocse all’Italia, certamente di natura strumentale, non v’è dubbio che il Def (Documento economico e finanziario) e la manovra economica o di bilancio costituiscano, come è evidente, il primo vero banco di prova per questo strano governo, basato su un’intesa tra un partito (Lega) e un movimento (M5S) i cui punti di divisione sono maggiori di quelli che li uniscono. Ciò detto, non sarebbe tuttavia difficile per un governo siffatto capire che qualunque condono fiscale, sia pure gabellato come pace fiscale, e soprattutto qualunque riduzione delle aliquote progressive dell’Irpef a tre proporzionali (in buona sostanza la famigerata flat tax), faranno perdere i consensi di oltre il 60% in atto suddivisi tra Lega e 5S. Tria, il nostro ministro dell’Economia, è come il vaso di coccio tra due vasi di ferro ( Salvini e Di Maio), con in più l’obbligo di non deludere i masnadieri burocrati dell’Ue. Insomma, va fatto solo il reddito di cittadinanza senza, però, regalare soldi a chi ce li ha, ma aiutando i veri poveri.
E, per il resto, si eviti di avvantaggiare i grandi ricchi e gli evasori fiscali.
Volevano truffarci fingendo di aver hackerato il nostro pc
Vorrei denunciare pubblicamente tramite il vostro giornale un tentativo di truffa internet che, a mio parere, ha enorme diffusione. A me e mio marito da settimane arrivano mail in inglese e in italiano. I mittenti dicono che nel 2017 hanno hackerato il nostro computer e hanno preso il controllo della telecamera registrandoci durante il compimento di atti innominabili di pedofilia, di sesso estremo e di altre piacevolezze che non cito. Ci hanno chiesto entro 2 giorni 300 euro in bitcoin (valuta che non usiamo) da versare su un conto cifrato di cui hanno allegato gli estremi, minacciando di rendere RIUSCIREMO A RIVEDEREuna sinistra in Italia? Vedo da giorni che esiste un dialogo a distanza tra una parte del Pd e gli scissionisti di Bersani e compagni. Anche leggendo la cronaca dell’incontro della festa di Liberi e Uguali a cui ha partecipato il direttore Marco Travaglio, sembrerebbe che questo partito sia pronto a rientrare nel Pd se vincessero i nemici di Renzi, o se lui stesso si mettesse da parte. Onestamente non so se il Pd può davvero tornare a essere un partito che guarda ai problemi delle persone. Il modo in cui ha chiuso qualsiasi possibilità di accordo con il Movimento 5 Stelle dopo le ultime elezioni lo fa sembrare irrecuperabile. Il vostro giornale sembra invece credere che una sinistra diversa sia possibile. È davvero così? Vedremo di nuovo una sinistra che guarda al popolo? CARO VINCENZO, ci è capitato molte volte di scrivere che, quando si tratta di farsi del male, la sinistra italiana sa escogitare rimedi impensabili. Vedremo quindi cosa saranno in grado di inventare nei prossimi mesi e soprattutto quali sono le reali intenzioni di colui che al momento sembra essere lo scoglio maggiore per un possibile rinnovamento, cioè Renzi. Quello che però sarebbe sbagliato è pensare che si possa ripartire sempre da zero e che quanto è successo negli ultimi venti anni non conti nulla. Lo stesso Bersani dovrebbe guardare di più alla “mucca” che la sinistra si è messa in casa perlomeno dalla metà degli anni 90, da quando ha sposato la linea liberista alla Tony Blair. Da lì in avanti è stato tutto un privatizzare, stringere la cinghia per rispettare Maastricht, e così via.
Renzi non è venuto fuori per caso, ma è il frutto di scelte di cui porta la responsabilità l’intero gruppo dirigente pubblici i video. Peccato per loro che il nostro computer abbia da anni la telecamera coperta con un cerotto nero (mio marito esperto analista è da sempre consapevole dei rischi di hackeraggio), e che in genere usiamo posti ben più comodi della nostra scrivania per avere normali e lecitissimi rapporti sessuali. Quindi al massimo potrebbero avere registrazioni esclusivamente audio di noi che parliamo male dei governi Renzi o Gentiloni, che ci farebbe solo pia- di ciò che rimane del Pd, compreso il suo fondatore. Personalmente ho idee molto più radicali di quelle che possono avere oggi Bersani e compagnia, ma uno dei problemi del sistema politico italiano è anche la mancanza di una sinistra compiutamente riformista, socialdemocratica, anche se in epoca di crisi galoppante del capitalismo anche la socialdemocrazia ha smesso di avere margini di manovra. È in crisi in Francia, in Germania e vedremo cosa accadrà in Spagna e in Gran Bretagna dove il Labour ha abbondonato Blair per scoprire Corbyn. Se la sinistra italiana volesse intraprendere una nuova fase dovrebbe almeno stare a quel livello. cere vedere diffuse. Questi delinquenti ovviamente hanno gioco facile con vittime che, non avendo preso le nostre precauzioni, potrebbero sentirsi minacciate da alcuni comportamenti, leciti nel privato e fraudolentemente ripresi, e quindi pagare. Noi abbiamo già sporto denuncia non avendo nulla da temere, ma quanti lo avranno fatto realmente, per indurre le autorità a una indagine approfondita? Il settore radio televisivo italiano dà lavoro diretto e indiretto a molte persone e fornisce un servizio e intrattenimento ai cittadini/telespettatori. Ha sempre avuto tantissime lacune partendo da un sistema tv comunista di stile jugoslavo con le reti tutte in mano allo Stato, per passare, con gli anni, a tante realtà tv locali che non potevano per legge essere nazionali e chissà perché non fare la diretta. E’ Il governo italiano tollera le intromissioni dell'Austria in Alto Adige dopo tutte le nostre concessioni a quella provincia. Senza parlare delle spese. Chi accetta il passaporto austriaco dovrebbe pagare una tassa di soggiorno tra i 3 e i 5 euro al giorno. Quella dell'Austria è pura ostilità, come quando ha portato i blindati sul confine. Gli austriaci non hanno dato alcun peso, sapendo cosa siamo diventati, alle proteste del nostro governo. E ovviamente non c’è da aspettarsi nulla da Bruxelles, dominata c om ’ è da elementi antitaliani. L’Austria sa che l’Europa la sostiene ma non dobbiamo lasciarci intimidire e dobbiamo reagire con fermezza. Altrimenti presto la Slovenia vorrà Trieste e la Francia vorrà la provincia di Imperia. E la Valle d’Aosta.
Il nostro lassismo verso l'estero è una brutta eredità democristiana, ma almeno i media si facciano sentire per difenderci dalla prepotenza di chi ci vede così poco interessati ai nostri confini.