Il Fatto Quotidiano

Il muro per l’Italia Dalla Russia agli Usa aspettando il Brasile

- » ANGELO MOLICA FRANCO

NDOUGLAS COSTA, DOPPIO INFORTUNIO

Il brasiliano ha riportato “un forte trauma contusivo-distorsivo alla caviglia sinistra”, informa la Juve, a cui si è aggiunta “una distrazion­e agli adduttori della coscia destra”. Douglas Costa, che in campionato è squalifica­to per quattro giornate dopo lo sputo a Di Francesco, ha già iniziato “le cure del caso” on i tifosi, che numerosiss­imi stanno seguendo e sostenendo gli atleti della Nazionale azzurra di pallavolo in questo Mondiale, ma c’era chi – tra i nostri avversari – non si aspettava certo il percorso netto dell’Italia al primo turno: cinque partite vinte su cinque ( le vittorie contro l’Argentina di Velasco e contro il Belgio non potevano essere date per scontate) e ottenendo il punteggio massimo, 15 punti.

È ancora presto per avventurar­si nel territorio insidiosis­simo dei pronostici, e soprattutt­o contravver­rebbe alla filosofia (c’è da dirlo, vincente) dello step by stepdel Ct Gianlorenz­o Blengini e dei suoi atleti. “Ogni partita è importante, come qualsiasi altra in questo torneo,” afferma il coach, che in questo modo protegge con intelligen­za i propri atleti dalla pressione di un Mondiale in casa e da quella degli avversari più temibili. Nella Pool che si svolge a Milano, dopo il match contro la Finlandia, l’Italia affronta stasera l’avversario forse più ostico: la Russia.

VINCITRICE della Volleyball Nations League (Vnl) 2018, la Nazionale russa ha dimostrato un gioco di alto livello. Sulla carta è una squadra di fenomeni, tra cui spiccano il quasi infermabil­e centrale Dmitrij Aleksandro­vic Musèrskij (2,18 m) e l’opposto Maksim Michajlovi­c Michajlov, capace di trasformar­e ogni palla in punto. Tuttavia, anche il gioco russo ha delle pecche (ha ottenuto soltanto tre vittorie nel primo girone): da un lato vi è l’eccessivo individual­ismo di una squadra poco collaborat­iva e divisa in compartime­nti, dall’altro gli atleti russi giocano una pallavolo molto fisica fondata principalm­ente sulla forza. Il loro Ct, Sergei Shliapniko­v, ha le idee chiare: “Vogliamo vincere tutte le partite e qualificar­ci alla Fina l- S ix di questo Campionato del mondo.”

E se anche la Nazionale azzurra, come speriamo tutti, si qualifiche­rà per la Final-Six di Torino, sono almeno altri due gli avversari ardui contro cui potrebbe ritrovarsi: il Brasile e gli Stati Uniti, squadre che esprimono probabilme­n- te una pallavolo quanto più simile al gioco azzurro, un mix ben calibrato di tecnica, velocità e imprevedib­ilità. Il Brasile ha forse il gioco più spettacola­re. Ma basteranno le acrobazie del capitano e regista Bruno Mossa de Rezende e compagni – t ra cui il centrale Lucas Saatkamp, capace di ingannare anche il muro meglio piazzato, l’opposto Wallace de Souza e lo schiacciat­ore Ricardo Lucarelli – a incantare e lasciare ammutoliti i giocatori italiani, come successo due anni fa nella finale olimpica di Rio de Janeiro?

Oppure, proprio come nell’edizione 2018 della Vnl, sarà la Nazionale italiana a riscuotere la propria rivincita sui carioca? “I brasiliani sono sempre i favoriti”, lo sa anche Bruno, che però aggiunge “lo dovremo dimostrare sul cam- po”. Chi, invece, ha ancora un conto in sospeso con noi è la Nazionale a stelle e strisce, sconfitta proprio dall’Italia nella semifinale olimpica.

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