Genova all’amico di Toti: il commissario sarà Gemme
Il manager di Fincantieri (a cui Di Maio vuole affidare i lavori) guiderà la ricostruzione del ponte. L’ha proposto Salvini: “Onesto e di alto profilo”
Matteo
Salvini ieri non ne ha rivelato nome e cognome, ma ne ha fatto l’identikit: “Un manager onesto, pulito, riconosciuto, con un curriculum di altissima professionalità: un genovese che ha girato il mondo e che è coinvolto personalmente nel disastro”.
È il profilo dell’uomo che la Lega, con il via libera dei Cinque Stelle, ha “suggerito” al presidente del Consiglio Giuseppe Conte come Commissario alla ricostruzione del Ponte di Genova. Ovvero, stando a quanto già anticipato ieri pomeriggio dal fattoquotidiano.it, Claudio Andrea Gemme, nato a Genova 70 anni fa. Esperto di energia ed efficienza energetica, membro del Consiglio di presidenza di Confindustria, Gemme è un dirigente d’a- zienda con un ricco curriculum, disseminato di esperienze di lavoro all’estero, con incarichi apicali in società in Germania, Francia, Russia e Giappone. “Coinvolto direttamente” dal crollo del ponte, come ha detto Salvini, perché la casa di famiglia, dove ha vissuto da ragazzo con i genitori (che da qualche tempo vivono nella campagna piemontese), è proprio sotto il viadotto. Tanto che è stato anche a una riunione degli sfollati.
ENTRATO in Finmeccanica nel 1973, passato all’Ansaldo nel 2000, attualmente Gemme è presidente di Fincantieri Sistemi integrati e direttore della Divisione System&Components della stessa azienda, a cui il M5S vorrebbe affidare la ricostruzione del ponte Morandi, lasciando fuori Autostrade. Insomma, l’uomo giusto per i due partiti di governo. E non solo, visto che il governatore forzista Giovanni Toti l’anno scorso avrebbe voluto il manager, molto conosciuto negli ambienti che contano della città, come candidato sindaco del centrodestra a Genova. È andata diversamente, con la vittoria di Marco Bucci. Ma ora la nomina di Gemme a commissario potrebbe ricucire la ferita tra i Cinque Stelle e Toti, che reclamava per sé quel ruolo e che ostenta delusione per i fondi destinati dal decreto per Genova del governo al porto cittadino (trenta milioni).
La scelta finale spetta a Conte, ma c’è totale convergenza sul dirigente di Fincantieri, come confermato in serata da fonti del governo. Per la soddisfazione di Salvini, che sarà in città domani e lunedì. E per quella dei 5Stelle che, assicurano dal Movimento, già conoscevano Gemme e ne avevano un’ottima opinione. Così ora
Convergenza
Il governatore voleva candidarlo a sindaco: la nomina ricuce anche i suoi rapporti col M5S
manca solo la nomina di Palazzo Chigi, con un decreto del presidente del Consiglio, che potrà essere emanato appena il decreto per Genova verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale, ossia già da oggi. E sarà l’atto formale con cui al manager genovese verranno affidati poteri enormi, visto che in base al decreto Gemme potrà agire in deroga a tutte le norme, escluse quelle penali. “Ho dato la mia disponibilità a fare il commissario, è una bella sfida per chiunque accetti” ha detto ieri sera il manager.