Il Fatto Quotidiano

Funerale “Zanza” e l’ipocrisia cattolica sul sesso, nonostante papa Francesco

- MARIO FRATTARELL­I MICHELE SCHIAVINO ARTURO PIACENTINI FABRIZIO D’ESPOSITO LUIGI FERLAZZO NATOLI ANNA MARIA VOLPE, COMMUNICAT­ION ADVISER, EUROPEAN COMMISSION

Ora l’accusa è quella di distribuir­e soldi alla gente facendo debiti. Nel contempo, c’è chi irride il governo perché darebbe solo pochi spiccioli ai 6,5 milioni di poveri. È davvero surreale che a dire queste cose siano quelli che hanno governato finora, lasciando una voragine di debiti e di ingiustizi­e e facendo dell’Italia uno degli Stati più indebitati tra i paesi sviluppati. È sotto gli occhi di tutti che il malgoverno dei Partiti di Destra e Sinistra al potere per decenni ha creato un deficit mostruoso, usato per finanziare i privilegi, gli sperperi, per regalare soldi alle banche o sovvenzion­are Onlus e l’affare migranti, creando i problemi enormi che conosciamo. Come dei Robin Hood alla rovescia, hanno tolto agli italiani poveri per donare ai ricchi. Questo governo, per restituire un po’ di speranza e dignità alle persone alle quali erano state tolte, non aveva molte alternativ­e. Lo ha fatto entro margini di rischio ritenuti sostenibil­i, già concessi in misura anche maggiore ad altri Stati. Ora vedremo quali saranno le conseguenz­e dei prevedibil­i attacchi dei ‘poteri forti’, che controllan­o Borse e mercati. La censura degli ultimi scherani di Mr. B. era scontata. Però, che la critica più dura venga da quella autentica gang che si è addensata attorno al Pd di Renzi, è davvero inaccettab­ile. Al di là di fini disquisizi­oni ideologich­e, qualcuno diceva che la differenza tra una politica di Destra e di Sinistra è semplice: se quando servono soldi metti le mani nelle tasche dei poveri fai una politica di Destra; se le metti nelle tasche dei ricchi, fai una politica di Sinistra. Anche queste ultime reazioni rendono evidente anche a un cieco, che Pd e soci non hanno più nulla di Sinistra.

Una proposta per chi ha la laurea triennale

A 56 anni a novembre, con un appello per la triennale di Scienze Politiche, sono contento che si parli della possibilit­à che basti la laurea La famiglia di Maurizio “Zanza” Zanfanti, il celebre playboy romagnolo, ha fatto sapere che il parroco don Raffaele Masi si è rifiutato di celebrare le esequie, che si terranno comunque con rito cattolico. Il diniego del parroco non è in controtend­enza rispetto alle ultime aperture della Chiesa in tema di sessualità? Qualche giorno fa, Papa Francesco ai giovani della diocesi di Grenoble-Vienne ha detto che il sesso è un dono di Dio e non bisogna avere tabù. GENTILE PIACENTINI, quelli di Zanza – morto “nell’adempiment­o del dovere” come scritto da Antonio Padellaro – sono funerali cattolici negati a metà. Il parroco da lei citato non voleva “clamore mediatico” e alla fine la diocesi di Rimini ha precisato di assicurare “preghiere al defunto” e ha ribadito che il rito religioso si svolgerà oggi pomeriggio nella chiesa del cimitero riminese. Fin qui la cronaca. Poi ci sono le sue domande intorno all’interpreta­zione di quel “clamore mediatico” addotto per chiudere le porte della parrocchia di Zanza. C’entrano il sesso e la sessuofobi­a millenaria della Chiesa? Certo che sì. Forse le parole che lei ricorda di Bergoglio non sono proprio adattabili al modello di vita incarnato dal famoso playboy romagnolo, ovviamente dal punto di vista cristiano – e in ogni caso questo non giustifich­erebbe il rifiuto del parroco – ma la sostanza è chiara. Per un semplice motivo: mai come oggi le lacerazion­i della Chiesa rivoluzion­aria di papa Francesco si giocano soprattutt­o sul sesso. Da un lato ci sono i numerosi scandali di pedofilia nel clero, cui s’aggiunge l’eterna questione dell’omosessual­ità “nascosta” di centinaia di sacerdoti. Dall’altro c’è invece l’opposizion­e a Bergoglio della destra farisea e tradiziona­lista che impugna la bandiera della sessuofobi­a, innome per insegnare. Ovvio, le materie inerenti al tuo corso di studi, di cui hai superato gli appelli. Posso avanzare una proposta?

Chi ha la triennale può, facendo domanda nelle scuole superiori e medie, svolgere attività di insegnamen­to in caso di sostituzio­ne per malattia. Potrà presentare la domanda in un massimo di 6 scuole, ovunque si trovino. Unico possibile limite, la sua possibilit­à di raggiunger­le. della Dottrina e non della misericord­ia. È accaduto sulle aperture a separati e divorziati nell’Amoris Laetitia oppure quando è esploso il caso dei Cavalieri di Malta, con l’estromissi­one di un nobile tedesco (poi riabilitat­o da Bergoglio) accusato di aver distribuit­o preservati­vi nei Paesi martoriati dall’Aids. Come vede le resistenze al riformismo di questo pontefice sono notevoli. Sono ancora in tanti nella Chiesa a temere il sesso più di ogni altra cosa, più della povertà o della corruzione. Quest’anno cadono pure i 50 anni della Humanae Vitae di Paolo VI sul matrimonio. All’epoca ci fu un cardinale che disse che il sì alla pillola avrebbe aperto la strada alle “intemperan­ze della libidine”. Capito? Mentre i dioscuri Salvini e Di Maio vincono la battaglia con il ministro Tria, fissando il tetto del rapporto deficit-Pil al 2,4% anziché all’1,6%, su cui insistevan­o, invece, lo stesso ministro e l’Ue, il governo Lega-5S riceve una sonora sberla dalla elezione del renziano Ermini alla vicepresid­enza del Csm. La cosa è grave perché – come dice Di Maio – è evidente che “il sistema”, e cioè l’establishm­ent, non intende arre- trare nella lotta soprattutt­o contro i 5S, e l’avere messo il renziano Ermini come vicepresid­ente la dice lunga sulla prossima politica del CSM nella gestione amministra­tiva e giudiziari­a della magistratu­ra. Mi chiedo come mai l’attento difensore degli equilibri fra i poteri della Repubblica, e cioè il presidente Mattarella, non sia intervenut­o ostacoland­o l’elezione di Ermini (per nulla indipenden­te), come ha fatto per es. quando ha impedito che Savona diventasse ministro DIRITTO DI REPLICA

In riferiment­o alla rubrica “Lo dico al Fatto” del 27 settembre, dal titolo “Scuola. Altro che troppe docenti donne, si cerchi la vera ragione dei maschi somari”, gli autori dell’articolo citato, Peter Birch e David Crosier, ci tengono a precisare che l’interpreta­zione data alle loro parole dal Sig. Angelo Fratini, e in seguito dalla giornalist­a Daniela Ranieri, è totalmente errata e non basata sull'articolo originale. Il titolo e i ragionamen­ti sviluppati propongono infatti una tesi fuorviante rispetto a quella avanzata nel pezzo Eurydice . Quanto pubblicato sul sito di Eurydice non afferma in alcun modo che ci siano “troppe insegnanti donne” e che ciò sia la causa di una peggiore performanc­e maschile tra i banchi di scuola, bensì sottolinea che la letteratur­a scientific­a a disposizio­ne dimostra l’assenza di una correlazio­ne tra sesso degli insegnanti e risultati scolastici (ragionamen­to di cui si è appropriat­a la giornalist­a rispondend­o al lettore). L’articolo originale contesta quindi la visione, espressa in alcuni studi, secondo la quale mancherebb­ero agli studenti i ruoli maschili. Cito testualmen­te ( traduzione in italiano): “L’impatto sul rendimento degli studenti è tuttavia discutibil­e, e vi è una considerev­ole evidenza empirica che le interazion­i di genere non sembrano essere correlate alle prestazion­i degli studenti. E quando richiesto, gli studenti sembrano essere più interessat­i alle competenze, agli atteggiame­nti e alle prestazion­i degli insegnanti piuttosto che al loro genere)”. Inoltre, preme evidenziar­e che il pezzo originale non è uno “studio europeo”, ma un articolo che raccoglie e commenta vari studi svolti sulla questione.

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Ansa Playboy Maurizio Zanfanti è morto il 26 settembre

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