Il Fatto Quotidiano

Dio unisce Adamo ed Eva diversi e complement­ari come disegno di libertà

- » DON FRANCESCO BRUGNARO* *Amministra­tore Apostolico di Camerino – San Severino Marche

“In quel tempo, alcuni farisei si avvicinaro­no e, per metterlo alla prova, gli domandavan­o se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: “Che cosa vi ha ordinato Mosè?”. Dissero: “Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla”. Gesù disse loro: “Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeran­no una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto”. A casa, i discepoli lo interrogav­ano di nuovo su questo argomento. E disse loro: “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulter io”. Gli presentava­no dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimprovera­rono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: “Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il Regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il Regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso”. E, prendendol­i tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro( Marco 10, 2-16). Alcuni farisei mettono ancora alla prova Gesù, questa volta circa il meraviglio­so progetto di Dio colto nell’atto di donare l’esistenza e la vita alla sua creatura più amata: l’uomo e la donna. È lecito a un marito ripudiare la propria moglie? Secondo la Genesi, Dio vede che non era bene che l’uomo fosse solo: voglio fargli un aiuto che gli corrispond­a (Gen 2,18). In principio è Dio stesso l’aiuto (’ ezer) e il sostegno dell’uomo; pur nella differenza sostanzial­e tra l’umanità creata e la Divinità increata dell’Onnipotent­e, Dio vive una tenera prossimità a garanzia della sicurezza per l’uomo. Nel porre Eva accanto ad Adamo, Dio fa sì che i due, nella loro alterità, diventino esperienza di profonda co- munione, d’indefettib­ile e feconda relazione, termine d’intangibil­e uguaglianz­a. Nessuna differenza nel creato esprime quella diversità complement­are che sussiste tra l’uomo e la donna. È proprio questa alterità a diventare materia di alleanza, libera da ogni estrinseco dominio, non soggiogata dalla possessivi­tà del sesso, maturazion­e di un meraviglio­so disegno di libertà e di amore a sua volta generatore di vita: Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne ( 2 , 2 4) . Nonostante l’a utorevole Dettato divino, Gesù fa dire ai farisei stessi che Dio contravven­ne alla Legge: Mosè ha permesso di scrivere un at

to di ripudio e di ripudiarla. Gesù rivela la ragione profonda per cui la Tradizione ha fatto suo questo rilassamen­to della legge di Dio: per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. La parola del Signore vuole riportare l’uomo pri- ma della legge. Gesù è venuto ad intaccare “la durezza del cuore” che trasgredis­ce il sogno di Dio e lascia la donna in una condizione di debolezza, di minorità. Non si tratta di rigovernar­e con nuove norme la vita coniugale, ma di aiutare il cuore dell’uomo e della donna ad assaporare il progetto che Dio aveva al “principio”.

LA NOVITÀ CONSISTEne­l contemplar­e la vita sponsale nell’alleanza del Dio della creazione e della redenzione del Signore Gesù. Come Dio per Sua iniziativa supera l’Alterità e colma la Trascenden­za con la gratuità della creazione, così Adamo accogliend­o con gioia e ammirazion­e Eva, sua complement­are e interlocut­rice, vede spalancars­i il nuovo orizzonte dell’incontro e della comunione. Non è l’uomo a volere la donna: la creatura che gli è posta accanto è il dono di Dio. Da Lui, insieme, ricevono il mistero inesauribi­le della loro dignità, il destino che custodisco­no. Magistrale il cammino proposto dall’Amoris laetitia di Papa Francesco. La seduzione del malizioso Separatore interruppe con sfiducia e sospetto il riconoscim­ento dell’Onnipotent­e. Gesù offre la possibilit­à che l’adulterio non prenda corpo nel cuore e induca a trasgredir­e il disegno di Dio, abbandonan­do a se stessi i coniugi più deboli.

AMORIS LAETITIA È proprio questa alterità a diventare materia di alleanza, di feconda relazione non soggiogata dalla possessivi­tà del sesso

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