Il Fatto Quotidiano

Trasporti tedeschi allo sfascio, sindrome italiana

Rimborsi & polemiche Aerei in ritardo, treni fuori orario, strade imbottigli­ate: ogni anno è peggio

- » MATTIA ECCHELI

Oltre

4.000 chilometri di code su autostrade e tangenzial­i al giorno nel 2017, già 2,8 milioni di passeggeri da risarcire da parte delle compagnie aeree per i disservizi subiti tra gennaio e settembre 2018, imminente rischio di divieti di circolazio­ne per i veicoli diesel ( anche Euro 5) in diverse città. La Germania dei trasporti è“terremotat­a ”, ma dalla fine del 2019 comincerà a far cassa con un pedaggio riservato ai soli automobili­sti stranieri: la soluzione è stata avallata dall’Unione europea anche se l’Austria si è ribellata ed ha aperto un contenzios­o a livello comunitari­o. Costretta dall’Ue ad abbassare le gabelle per i veicoli industrial­i, la Germania ha anche esteso la rete a pagamento e abbassato la soglia di esclusione. Gli incassi serviranno a finanziare il piano di mostruosi investimen­ti varato dal precedente governo di grande coalizione: 270 miliardi di euro in 15 anni per strade (il 12,4% di ponti e viadotti è in condizioni giudicate “insufficie­nti”), ferrovie e canali.

La mancata apertura dello nuovo aeroporto di Berlino ne è l’esempio: gli inviti per l’inaugurazi­one erano pronti nell’ autunno 2012. Nel 2017 la società di gestione ha annunciato l’avvio dell’ operativit­à per l’ ottobre 2020.

PER CHI VOLA IL 2018 è stato un calvario: a Francofort­e, il primo scalo tedesco, il terzo d’Europa e hub principale della più grande compagnia aerea del Vecchio Continente, la Lufthansa, solo tra l’11 ed il 31 agosto Handelsbla­tt ha calcolato 49.910 aerei in ritar- do ( oltre i 15 minuti) su 150.610. Con i 3.230 cancellati la quota di irregolari­tà raggiunge il 35,3%.

Per i soli disservizi subiti tra gennaio e il 22 settembre i vettori dovrebbero risarcire in Germania 2,8 milioni di clienti. Ai quali, secondo il portale AirHelp, spetterebb­ero qualcosa come 823 milioni di euro, che i consumator­i omettono di rivendicar­e, malgrado siano previsti dalla Carta dei diritti dei passeggeri. La Deutsche Bahn, le ferrovie pubbliche, continuano a non riuscire a garantire la puntualità dell’alta velocità (che, dicono le statistich­e, è più lenta di quella italiana): in agosto solo 3 Ice su 10 sono arrivati in orario. Però ha già previsto un nuovo rincaro dei biglietti.

NONOSTANTE la procedura d’infrazione per l’aria inquinata in molte città e le vittorie in tribunale degli ambientali­sti con gli obblighi di far scattare i divieti di circolazio­ne per le auto diesel estesi anche alle Euro 5, il governo continua a non sanzionare i costruttor­i. Milioni di pendolari rischiano di non poter più accedere ad alcune grandi città perché le loro auto relativame­nte nuove sono “inquinanti”. Il governo della Grande Coalizione ( GroKo ) ha promesso deroghe per gli artigiani e per i veicoli Euro 4 e 5 che emettono meno di 270 mg/km di NOx, valore doppio rispetto ai limiti di legge, e ulteriori incentivi per cambiare auto (fino a 10.000 euro), ma non è chiaro se il bonus sia cumulabile agli sconti esistenti. I tedeschi, proprio come gli italiani, non vogliono e non hanno i soldi per continuare a comprare auto più moderne quando gli era stato assicurato solo un paio di anni fa che quelle che stavano acquistand­o erano rispettose dell’ambiente. Al volante delle quali, secondo l’Adac, l’automobil club tedesco, sono rimasti imbottigli­ati per 457.000 ore, il 9% in più rispetto al 2016.

Stop pure Euro 5 Procedura Ue di infrazione per lo smog, gli ecologisti hanno ottenuto di fermare le auto

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Ansa Problema politico L’aeroporto di Berlino da anni in attesa di essere completato

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