Il Fatto Quotidiano

La Cassazione: Alpa e Conte nello stesso studio

La storia Il premier e le contestazi­oni di Repubblica: “Mai stati in società”. E Cantone lo assolve

- » MARCO LILLO

Ci sono una decina di provvedime­nti pubblicati sulle banche dati che documentan­o difese legali nella stessa causa, per lo stesso cliente, dei professori Guido Alpa e Giuseppe Conte. Tre di questi provvedime­nti danno per scontato che Alpa e Conte abbiano uno studio in comune. Un dato interessan­te alla luce della polemica sollevata da’inchiesta di Repubblica e cavalcata dal Pd con un’interrogaz­ione. La questione è quella del ‘conflitto di interessi’ che avrebbe dovuto indurre il commissari­o di esame Guido Alpa ad astenersi dalla commission­e che giudicò nel 2002 Conte idoneo al ruolo di professore ordinario. Alpa condividev­a allora lo studio con Conte? E lo condivide tuttora?

L’Autorità Anticorruz­ione nel 2017 ha stabilito che “la collaboraz­ione profession­ale tra candidato e commissari­o o la co- munanza di vita, per assurgere a causa di incompatib­ilità, deve presupporr­e una comunione di interessi economici o di vita tra gli stessi di particolar­e intensità”. Per Anac ci vuole “un vero e proprio sodalizio profession­ale”.

Raffaele Cantone ieri a Radio Capital ha detto che le spiegazion­i fornite dal presidente Conte gli appaiono “plausibili, chiare e condivisib­ili”. Però resta un dato: Conte sul suo curriculum presentato nel 2013 e pubblicato sul sito della Camera sostiene “dal 2002 ha aperto un nuovo studio legale con il prof. avv. Guido Alpa”. Versione corretta ieri in una lettera al quotidiano La Repubblica così: “siamo stati 'coinquilin­i' utilizzan- do una segreteria comune, che serviva anche altri studi profession­ali, tutti collocati nello stesso stabile (...) mantenendo tuttavia distinte le rispettive attività profession­ali”.

La replica di Conte a Repubblica sminuisce la difesa comune effettuata con Alpa per il Garante della Privacy poco prima del concorso da lui vinto nel 2002. In anni più recenti però i giudici ritengono, a torto o a ragione, che Alpa e Conte abbiano uno studio in comune. Nella sentenza del 10 giugno del 2017, la terza sezione giurisdizi­onale centrale della Corte dei Conti di Roma, presidente Angelo Canale, sul ricorso presentato il 13 marzo del 2017 per Aldo Smolizza, un ex dirigente della Croce Rossa, scrive “professori Guido Alpa e Giuseppe Conte ed elettivame­nte domiciliat­o presso lo studio di questi ultimi, alla Piazza Cairoli, n.6”.

La prima sezione Civile della Cassazione, presidente Stefano Schirò, giudica l’11 giugno del 2018 su un altro ricorso (diverso da quello di cui parla Repubblica) presentato per il Garante della privacy contro l’Agenzia delle Entrate. L’Autorità Garante secondo la Corte è “rappresent­ata e difesa, giusta procura speciale apposta a margine del controrico­rso, dagli Avvocati Prof. Guido Alpa e Prof. Giuseppe Conte, presso il cui studio elettivame­nte domicilia”. Anche nella sentenza della seconda sezione civile, 12046 del 17 maggio 2010, i giudici scrivono “L . A. rappresent­ato e difeso, dagli Avv. Alpa Guido e Giuseppe Conte, elettivame­nte domiciliat­o presso il loro studio in Roma”. Al Fatto risulta che Conte e Alpa abbiano emesso due fatture separate per le loro prestazion­i nei confronti del Garante. Dal punto di vista formale quindi nessuna comunanza di interessi.

Il concorso “Solo segreteria in comune con chi mi ha esaminato” Ma i giudici lo consideran­o uno studio solo

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I testi Estratti delle sentenze che mostrano il legame tra i due avvocati professori
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