Il Fatto Quotidiano

Il vicepremie­r sui social pubblica il “prestanome” della ’ndrangheta

Per attaccare il sindaco di Riace

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▶NON È LA PRIMA

volta che Matteo Salvini scivola su una buccia di banana nei social network, ma stavolta il capo della Lega si è spinto un po’ più in là: non ha pubblicato una notizia falsa come gli era già successo in passato, ma ha dato voce a un pregiudica­to, “un prestanome della ’ndrangheta” secondo l’antimafia. Ieri mattina il ministro ha scritto un post sui suoi profili per attaccare Mimmo Lucano, il sindaco di

Riace agli arresti domiciliar­i con l’accusa di favoreggia­mento all’immigrazio­ne clandestin­a. Per farlo ha usato un video: “Se avete due minuti, sentite cosa diceva questo cittadino di Riace parlando del sindaco”. Quel

“cittadino di Riace” che critica Lucano non è uno qualsiasi, si chiama Pietro Domenico Zucco. È un politico locale che di recente si è avvicinato a

Noi con Salvini, la costola meridional­e della Lega. Soprattutt­o, ha gravi precedenti penali: è stato arrestato nel 2011 e condannato in via definitiva nel 2015 a quattro anni e mezzo per trasferime­nto fraudolent­o di valori. La direzione distrettua­le antimafia di Reggio Calabria l’ha definito un “affiliato” alla cosca Ruga, in pratica un prestanome di una ‘ndrina. Lo stesso Salvini che definisce le mafie “una merda” e “un cancro” ieri gli ha regalato la fama su Facebook e Twitter.

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