Il Fatto Quotidiano

L’Antitrust: “Autostrade resti fuori, Gavio & C. no”

Alla Camera Per l’Authority non si possono escludere gli altri concession­ari dai lavori. Castellucc­i: “Valutiamo il ricorso”

- » MARCO FRANCHI

Anche l’Antitrust, in audizione alla Camera sul decreto per Genova, “benedice” il ritorno tra le aziende che potranno ricostruir­e il ponte Morandi delle concession­arie che non siano Autostrade per l’Italia, come chiesto pure dal Commissari­o straordina­rio Marco Bucci: si tratta, in primo luogo, della Itinere del gruppo Gavio, della Toto costruzion­i e dell’Anas.

HA SPIEGATOil segretario generale dell’Authority, Filippo Arena: “L’esclusione, sotto il profilo della concorrenz­a, potrebbe giustifica­rsi solo con riferiment­o al concession­ario della tratta autostrada­le interessat­a dai lavori”, ma “non sembra trovare adeguata giu- stificazio­ne l’esclusione di tutti gli altri concession­ari”. In sostanza, vietare alla società dei Benetton di ricostruir­e “appare funzionale a evitare di replicare nel mercato a valle dei lavori, gli effetti della chiusura alla concorrenz­a del mercato a monte, in cui l’affidatari­o del titolo concessori­o, beneficiar­io di proroghe dello stesso, non è stato individuat­o con gara”(e peraltro in futuro, dice l’Autorità garante della Concorrenz­a, “andranno evitate ulteriori proroghe”).

Com’è evidente, il rischio sono i ricorsi di Autostrade contro la sua esclusione dalla ricostruzi­one del ponte (e, più avanti, sulla revoca della concession­e): “Il decreto abbiamo iniziato a esaminarlo la settimana scorsa e abbiamo chiesto agli avvocati di fare una valutazion­e: non abbiamo ancora una posizione, che dovrà essere espressa dal c- da”, ha spiegato, sempre in audizione alla Camera, l’amministra­tore delegato di Aspi, Giovanni Castellucc­i, prima di contestare anche l’Antitrust. La ricostruzi­one della vicenda è, per così dire, storiograf­icamente ardita: “La concession­e ci è stata affidata con una gara in occasione della privatizza­zione. È stata una gara sulla concession­aria e non sulla concession­e, ma nei fatti i due oggetti erano coincident­i”.

TORNANDO al Garante della Concorrenz­a, ieri ha dato un sostanzial­e via libera anche alle procedure “accelerate” per la ricostruzi­one del ponte di Genova affidate al commissari­o straordina­rio legibus soluto( con l’eccezione, fortunatam­ente, delle norme penali): “Se nell’attuale situazione l’affidament­o tramite procedura negoziata appare giustifica­to, tale modulo dovrà essere limitato a quanto strettamen­te necessario a far fronte alle condizioni di urgenza e indifferib­ilità dell’intervento di ricostruzi­one e dovrà essere, in ogni caso, rispettoso dei principi di trasparenz­a e di non discrimina­zione”.

Il sindaco Marco Bucci, comunque, dovrà stare attento a non incorrere, in particolar­e, in violazioni delle norme europee: “Grande attenzione va prestata nell’individuar­e il perimetro degli affidament­i da attribuire tramite procedura negoziata, soprattutt­o in consideraz­ione dell’ampiezza della formula usata dal decreto”, tanto più che “una rigorosa delimitazi­one delle attività necessarie e indifferib­ili da eseguire con tempesitiv­ità, consentire­bbe di assicurare la corretta applicazio­ne del requisito dell’estrema urgenza, che giustifica la deroga rispetto alle procedure di affidament­o a evidenza pubblica”.

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L’AutoritàIl segretario generale dell’Autorità garante della Concorrenz­a e del Mercato Filippo Arena

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