Il Fatto Quotidiano

I finti allarmi sulla futura riforma delle pensioni

-

Vengono lanciati allarmi dai vari commentato­ri politici sulla “quota 100” della futura riforma delle pensioni, asserendo che porterà vuoti paurosi nella sanità e nella scuola per via della massa di medici e insegnanti che andranno in pensione in un colpo solo. È la scoperta dell’acqua calda.

Se una legge scriteriat­a ha bloccato per 5 anni migliaia di persone che dovevano giustament­e andare in pensione a 60, o 62, o 65 anni, è evidente che se oggi si vuole riparare al madornale errore che fu commesso allora dalla Fornero, qualunque sia la “quota” immaginata, si provocherà un onda di ritorno uguale e contraria; un po’ come lo tsunami che prima fa danni con la prima onda, poi ne fa altri ritirandos­i in mare. Possibile che questi super tecnici, super preparati, da Monti in giù, che forse poi così tecnici non erano, non ci abbiano pensato? Che una gradualità, anziché un blocco immediato di 5 anni sarebbe stata auspicabil­e? Che se avevano così bisogno di soldi, a parte la patrimonia­le per i ricchi, mai attuata ne da loro ne da altri, c’erano mille pozzi dove scovare il denaro che mancava, dalla Tav, agli F35, alle missioni militari all’estero, e mille altre poste di spesa inutili e dannose ignorate? Oggi, volendo riparare a quell’errore, continuiam­o a pagarne le pesanti conseguenz­e, anche nell'atto di porvi rimedio. Ciò dimostra quanto quelle politiche furono sbagliate. ENRICO COSTANTINI

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy