Musk ha corso troppo, ascesa e caduta di Tesla
sguardo alle quotazioni a Wall Street di Tesla nel corso degli ultimi sei mesi può provocare più vertigini di un otto volante. L’Economist sin tetizza le oscillazioni del valore del titolo in un grafico dai picchi e dalle cadute di un grado così acuto da poter trovare ben pochi equivalenti. Lo pone a corredo di un commento della decisione della Sec, l’autorità di controllo della Borsa americana, che ha imposto allo spericolato fondatore della Tesla, Elon Musk, di lasciare la presidenza della società, pur mantenendone la guida operativa come amministratore delegato.
La causa per cui a Musk è stato comminato un provvedimento così insolito è nota: in uno dei suoi tweet, il 7 agosto, aveva preannunciato un ’ operazione di delisting. Tesla si sarebbe ritirata da Wall Street perché aveva trovato un investitore privato (si lasciava intendere che fosse un grande fondo sovrano arabo) disposto a rilevare le sue quote a 420 dollari per azione. Peccato che non ci fosse nulla di solido, se non qualche contatto ben lontano dal concretizzarsi. Così la Sec ha avviato un provvedimento per turbativa del mercato, che si è conclusa con la sanzione oltre che con una multa alla società.
PERCHÉ MUSK, di cui tutti conoscono le crescenti stranezze, ha compiuto un gesto così strampalato? Su di lui e sul suo carattere impossibile si è scritto di tutto negli ultimi anni: che è una persona dai comportamenti imprevedibili e dalla psicologia contraddistinta da un disturbo autistico, geniale nelle sue visioni, capaci di convincere gli investitori pure quando sconfinano nella fantascienza ma poi difficili a tradursi in realtà. Che rende la vita impossibile a chi lavora con lui perché pretende che ci si adegui ai suoi ritmi forsennati. Che non sa dominarsi, come dimostrano i suoi infiniti tweet, in cui non si trattiene dall’insultare e dal ridicolizzare coloro che di volta in volta ravvisa come i suoi avversari. Tutti elementi che sono ben ricostruiti e tratteggiati nella biografia che gli ha dedicato un giovane e brillante giornalista economico, Ashley Vance (Elon Musk. Tesla, SpaceX e la sfida per un futuro fantastico, Hoepli), naturalmente disconosciuta dal biografato, nonostante dal libro escano le sue componenti di genialità. L’estate scorsa, tuttavia, Musk ha superato ogni limite, procurando dei danni a sé e a Tesla, le cui azioni sono precipitate verso i 250 dollari.
Nel mirino della Sec Multato per il finto addio alla Borsa annunciato via tweet Titolo nell’ottovolante
La ragione di questa caduta così rapida, che vedremo se sarà o no recuperabile nel futuro, dipende dall’ultima e più ambiziosa sfida che Musk ha posto dinanzi a sé. Si era posto come obiettivo per il 2018 quello di realizzare una produzione ben più massiccia dell’ultima delle sue vetture, la Tesla Model 3, destinata a un pubblico più ampio e con un prezzo più