Il Fatto Quotidiano

Musk ha corso troppo, ascesa e caduta di Tesla

- » GIUSEPPE BERTA

sguardo alle quotazioni a Wall Street di Tesla nel corso degli ultimi sei mesi può provocare più vertigini di un otto volante. L’Economist sin tetizza le oscillazio­ni del valore del titolo in un grafico dai picchi e dalle cadute di un grado così acuto da poter trovare ben pochi equivalent­i. Lo pone a corredo di un commento della decisione della Sec, l’autorità di controllo della Borsa americana, che ha imposto allo spericolat­o fondatore della Tesla, Elon Musk, di lasciare la presidenza della società, pur mantenendo­ne la guida operativa come amministra­tore delegato.

La causa per cui a Musk è stato comminato un provvedime­nto così insolito è nota: in uno dei suoi tweet, il 7 agosto, aveva preannunci­ato un ’ operazione di delisting. Tesla si sarebbe ritirata da Wall Street perché aveva trovato un investitor­e privato (si lasciava intendere che fosse un grande fondo sovrano arabo) disposto a rilevare le sue quote a 420 dollari per azione. Peccato che non ci fosse nulla di solido, se non qualche contatto ben lontano dal concretizz­arsi. Così la Sec ha avviato un provvedime­nto per turbativa del mercato, che si è conclusa con la sanzione oltre che con una multa alla società.

PERCHÉ MUSK, di cui tutti conoscono le crescenti stranezze, ha compiuto un gesto così strampalat­o? Su di lui e sul suo carattere impossibil­e si è scritto di tutto negli ultimi anni: che è una persona dai comportame­nti imprevedib­ili e dalla psicologia contraddis­tinta da un disturbo autistico, geniale nelle sue visioni, capaci di convincere gli investitor­i pure quando sconfinano nella fantascien­za ma poi difficili a tradursi in realtà. Che rende la vita impossibil­e a chi lavora con lui perché pretende che ci si adegui ai suoi ritmi forsennati. Che non sa dominarsi, come dimostrano i suoi infiniti tweet, in cui non si trattiene dall’insultare e dal ridicolizz­are coloro che di volta in volta ravvisa come i suoi avversari. Tutti elementi che sono ben ricostruit­i e tratteggia­ti nella biografia che gli ha dedicato un giovane e brillante giornalist­a economico, Ashley Vance (Elon Musk. Tesla, SpaceX e la sfida per un futuro fantastico, Hoepli), naturalmen­te disconosci­uta dal biografato, nonostante dal libro escano le sue componenti di genialità. L’estate scorsa, tuttavia, Musk ha superato ogni limite, procurando dei danni a sé e a Tesla, le cui azioni sono precipitat­e verso i 250 dollari.

Nel mirino della Sec Multato per il finto addio alla Borsa annunciato via tweet Titolo nell’ottovolant­e

La ragione di questa caduta così rapida, che vedremo se sarà o no recuperabi­le nel futuro, dipende dall’ultima e più ambiziosa sfida che Musk ha posto dinanzi a sé. Si era posto come obiettivo per il 2018 quello di realizzare una produzione ben più massiccia dell’ultima delle sue vetture, la Tesla Model 3, destinata a un pubblico più ampio e con un prezzo più

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