Il Fatto Quotidiano

Pallavolo, dal vivaio club Italia nasce la Nazionale femminile

MONDIALI Dopo gli Usa, le final six: le azzurre allenate da Davide Mazzanti continuano a lottare nonostante siano già qualificat­e. Età media sotto i 23 anni: sei in meno del 2014

- » ANDREA GIAMBARTOL­OMEI

Otto successi su otto. Soltanto due set persi, uno contro le campioness­e olimpiche della Cina e una contro la corazzata della Russia. Complice l’orario delle partite, la distanza o la scarsa copertura mediatica, non tutti sanno che c’è un’Italia giovanissi­ma capace di fare paura. È la Nazionale femminile di pallavolo che oggi ai Mondiali in Giappone dovrà vedersela contro gli Stati Uniti: “Ci aspetta un’altra battaglia, ma siamo pronte a giocarcela con tutti”, ha detto ieri la capitana Cristina Chiric h e l l a , n o n ostante la qualificaz­ione alle Final Six fosse già stata conquistat­a. È uno straordina­rio percorso quello della Nazionale allenata da Davide Mazzanti. La squadra è affiatata, gioca bene e fa ben sperare, ma le ragazze sanno che il prosieguo sarà difficile: gli Stati Uniti sono dati come favoriti dai b ook make r e poi, forse, ci saranno altre avversarie temibili da battere come la Serbia e il Brasile. “Queste ragazze hanno ottime qualità fisiche, ma anche mentali. È un mix tra veterane e giovani che danno l’a n im a”, spiega Maurizia Cacciatori, ex capitana della Nazionale che a fine anni 90 arrivò alla prima qualificaz­ione alle Olimpiadi di Sydney 2000. L’ex palleggiat­rice – che ha appena pubblicato Senza Rete, la sua autobiogra­fia (Roi Edizioni) – ritiene che questa sia “la Nazionale più bella e più forte che abbiamo mai avuto” anche perché “Mazzanti ha creato un gruppo con un’identità propria, capace di gestire i momenti difficili come contro la Cina. Non hanno avuto paura, sono state caparbie e resilienti”. Esemplari. Una delle caratteris­tiche di queste 14 giocatrici è l’età media sotto i 23 anni: sono sei anni in meno rispetto alla formazione dei Mondiali del 2014 in Italia, quando c’erano ancora molte veterane come Francesca Piccini, campioness­a che – a quasi 40 anni di età – gioca ancora ai massimi livelli. Nell’Italvolley di oggi la più “anziana”, se così si può dire, è Serena Ortolani e ha 31 anni. La più giovane si chiama Sarah Luisa Fahr, ha compiuto 17 anni poche settimane fa ed è fresca vincitrice del titolo di miglior centrale dell’Europeo Under 19. Il segreto della giovanissi­ma età

L’esperiment­o Vent’anni fa la Federazion­e creò il laboratori­o: una formazione di due anni, poi il campionato

È il team più forte che abbiamo mai avuto, con identità Capace di gestire i momenti difficili come contro la Cina MAURIZIA CACCIATORI

di questa squadra può essere ritrovato in un progetto cominciato venti anni fa per volontà di Julio Velasco, l’allenatore della “generazion­e dei fenomeni”. Si chiama “Club Italia” ed è la squadra della Federazion­e italiana pallavolo che, dopo lo scorso campionato in serie A2, quest’anno militerà in Serie A1.

“È UN LABORATORI­O di atlete selezionat­e in tutta Italia che lavora molto duramente e a stretto contatto tutto l’anno”, commenta Cacciatori. Diventato allenatore della nazionale femminile tra il 1997 e il 1998, Velasco voleva che le giovani atlete, tesserate dalle società in cui avevano poco spazio, po- tessero crescere in un vivaio. Così è nata una squadra in cui le pallavolis­te, scelte in tutta Italia, restano per almeno due anni: seguono una formazione tecnica individual­e, trovano il ruolo più adatto a loro e si allenano ogni giorno disputando un campionato profession­istico. Dal lì sono passate Eleonora Lo Bianco, la recordwoma­ndi presenza in maglia azzurra, e nove delle quattordic­i convocate in Giappone. Serena Ortolani ha indossato quella maglia tra il 2002 e il 2004 e la capitana Cristina Chirichell­a è stata formata in questo vivaio tra il 2010 e il 2012. Adesso il Club Italia Crai si allena al Centro Pavesi della Fipav di Milano, da dove sono passate anche la palleggiat­rice Ofelia Malinov, la fortissima Paola Egonu, 19enne di origini nigeriane che ieri ha messo a segno 29 punti contro la Russia, e la centrale Anna Danesi. Dall’attuale formazione del Club Italia Crai, infine, arrivano anche Sylvia Nwakalor e tre millennial­s: due ragazze classe 2000, Elena Pietrini e Marina Lubian, e la classe 2001 Fahr, che il 9 settembre in Albania ha vinto l’europeo con la Nazionale Under 19, allenata da Massimo Bellano, lo stesso coachche guida il club della federazion­e. Curiosità: l’esperiment­o è andato talmente bene che dal 2008 è nato anche l’equivalent­e maschile.

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Fivb In Giappone Dopo la Cina, oggi l’incontro con le statuniten­si. Poi Serbia e Brasile
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