Il Fatto Quotidiano

Emis Killa supereroe urbano tra Donald Trump e “Cocaina”

- GUIDO BIONDI

“SUPEREROE ha tante sfaccettat­ure. È chi salva la vita a una persona, è mia mamma e i suoi sacrifici, sono le lettere a Dio finite sul mio cellulare”. Emiliano “Killa” Giambelli ha presentato ieri a Milano il suo quarto album Supereroe , appunto. “Trovo messaggi su Instagram di persone di tutte le età; mi chiedono consigli e mi raccontano la loro vita. “Emis attraverso un tuo brano mi faccio forza”, “Emis la mia ragazza mi ha tradito, cosa devo fare?”. A volte non capisco perché lo scrivano a me, non ho la verità in tasca. Ma ricordo bene che anch’io avevo i miei eroi a 14 anni. Ero un ragazzo infelice, pieno di paturnie; i miei eroi erano i rapper italiani, quelli che raccontava­no il disagio interiore. Mi dava sollievo sapere che altri come me vivevano lo stesso”. Nell’album spiccano i feauturing di 6ix9ine & Pashapg, Capo Plaza, Carl Brave, Gué Pequeno, Vegas Jones & Gemeitaz. Con il disco è nato un progetto parallelo: un fumetto con la firma di Alessandro Vitti – allegato al cd – e un corto di Alessandro Prete. In entrambi i casi emerge il character di Emis, un supereroe urbano ispirato al Jeeg di Gabriele Mainetti.

Tra i brani spicca Donald Trump, un attacco frontale al mondo pop e “adulto” delle radio e al loro metaforico muro contro i brani rap. Cocaina nasce con Capo Plaza, “uno con riferiment­i di strada tipici del rap. Non c’è allusione al consumo di droga, sono immagini usate come metafore. Del resto non spetta a me fare il genitore, io scrivo quello che vedo”.

Emiliano, da poco papà, protegge però la sua famiglia: “Ho sempre voluto tutelare mia vita privata, figuriamoc­i la gravidanza della mia fidanzata. Non amo il gossip e non sopporto i paparazzi”. Da oggi tour firmacopie nei negozi e la presentazi­one del disco dal vivo a Milano e domani a Roma e dal 9 dicembre sui palchi delle principali città.

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