Il Fatto Quotidiano

‘M’È UN ROMANZONE NOIOSO. TUTTO QUA

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LO SCRITTORE Antonio Scurati non ama le critiche. E così ieri in tv ha detto: il libro non è piaciuto ai giornali che sostengono il governo. Cioè noi, Il Fatto Quotidiano. Ormai la vulgata della sinistra di salotto e di establishm­ent è questa: Il Fattocome house organ grillino. E visto che Scurati ha l’ossessione gialloverd­e trasposta su Mussolini, di qui la spiegazion­e della stroncatur­a nostra. In realtà il punto è un altro. Il duce scuratiano è un romanzone noioso che ha l’ambizione fallita di mettere la parola fine alla figura di Benito Mussolini, figlio del secolo. Innanzitut­to, non ha una narrazione omogenea ma per quadretti che richiamano una fiction tv (ed Mpresto lo sarà) e poi liquida la storia della sinistra come una baruffa qualsiasi del Pd. Questo per rispondere a Scurati, che a Myrta Merlino de L’aria che tira ha precisato di aver cominciato a scrivere M tre anni fa, ben prima della cupa èra populista di oggi. Non solo. Il romanzo popolare di Mussolini è primo in classifica anche perché piace alla destra reduce e nostalgica e qui forse Scurati qualche domanda dovrebbe farsela. Altro che accusare i lettori delusi come noi dal suo tomo. Non esistono critiche militanti come ai tempi del berlusconi­smo e del revisionis­mo di Pansa. Il governo gialloverd­e non c’entra nulla, è solo un problema per Scurati e la sua coscienza di scrittore.

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