Grazie a Bono e alla mamma di Arrigoni respiriamo un po’
Caro Fierro, ami la musica, immagino. Anche il rock, spero: la colonna sonora di tante generazioni, ciambella dello spirito cui aggrapparsi – insieme ai libri – quando i tempi sono bui. Beh, qui a Milano sono tornati gli U2: hanno suonato già giovedì e venerdì scorso. Si esibiranno al Forum d’Assago anche stasera e domani sera. En plein: saremo alla fine in più di 50mila, sommando gli spettatori dei quattro concerti. Un po’ d’aria pura, in una città avvelenata dallo smog: mercoledì abbiamo superato per la 35esima volta nel 2018 i 50 microgrammi per metro cubo di Pm10, il massimo consentito dall’Ue. Incombe la spada di Damocle di una nuova procedura d’infrazione. Tuttavia, rispetto allo scorso anno, siamo stati più virtuosi. Nel 2017 il bonus smog venne esaurito il 22 febbraio... quest’anno, il 10 ottobre.
L’OSSIGENO degli U2 purifica un poco la tossica atmosfera di questi giorni, mi riferisco alla politica, alle fake news, al clima di propaganda elettorale ininterrotto che incomincia a infastidire la gente, almeno a sentire i milanesi. Il rock degli U2 racconta tolleranza e rispetto della memoria. Durante Pride Bono si è rivolto agli spettatori: “Grazie italiani, avete dimostrato amore e tolleranza per i rifugiati”. Applausi scroscianti. Pugni tesi, come a certe manifestazioni “rosse” di un tempo. È piaciuto assai l’omaggio all’Europa: le stelle e il blu della bandiera sul palco. Immagini di odiose sfilate neonaziste (anche italiane) alternate a quelle di guerre e di migranti. Il messaggio è chiaro.
Attenzione, basta poco per deragliare. Anche a Milano c’è chi, come Egidia Beretta, ex sindaca della brianzola Bulciago (mamma dell’attivista Vittorio Arrigoni ucciso a Gaza nel 2011), ha celebrato anni fa un matrimonio combinato per consentire ad un immigrato di restare in Italia. Si è autodenunciata su Facebook: solidarietà a Mimmo Lucano. Forza Nuova ha piazzato in paese uno striscione, vuole che Egidia sia arrestata. Colpevole di fare del bene.