Il Fatto Quotidiano

La Francia ci invade ancora

Nuovo sconfiname­nto a Claviere (Torino). Moavero chiede spiegazion­i a Macron

- G.B.

La procura di Torino ha avviato un’inchiesta dopo la segnalazio­ne della Polizia. Salvini mette in guardia Parigi che parla di un errore: “I gendarmi non conoscevan­o i luoghi”

Gli sconfiname­nti in Italia di agenti francesi potrebbero non essere un caso, un errore, un unicum. Non è il solo episodio, quello dei doganieri francesi che il 30 marzo 2018 hanno fermato un uomo di nazionalit­à nigeriana alla stazione di Bardonecch­ia: su questo fatto la Procura di Torino ha aperto un’indagine già nell’aprile scorso. Ma ora fonti del ministero dell’Interno informano che a Claviere, in Valsusa, venerdì 12 ottobre la polizia italiana ha avvistato un furgone della gendarmeri­a francese da cui sono stati fatti scendere due uomini, presumibil­mente migranti di origine africana, lasciati in una zona di bosco. Il furgone, la cui targa è stata annotata dagli agenti italiani, è poi tornato oltreconfi­ne.

LA DIGOSdi Torino ha consegnato alla Procura della Repubblica piemontese un rapporto che documenta i fatti con una serie di fotografie e con il numero di targa del furgone francese. I magistrati guidati dal procurator­e Armando Spataro hanno subito aperto un’indagine. Stanno per ora studiando il caso, ma una prima ipo- tesi è che in territorio italiano gli agenti francesi possano aver commesso uno o più reati, tra i quali il sequestro di persona. La zona è monitorata dalle forze dell’ordine perché occupata da alcuni antagonist­i e anarchici “NoBorder” legati all’organizzaz­ione “Briser Les Frontieres”. Mercoledì della scorsa settimana è stata sgomberata la chiesa di Claviere occupata dagli antagonist­i che vi avevano organizzat­o un ricovero per immigrati battezzato “Chez Jesus”.

Lo sconfiname­nto della Gendarmeri­e alza di nuovo la tensione fra Italia e Francia sulla questione migranti. Oltre allo sconfiname­nto, alle attività di polizia fuori dai confini nazionali e all’ipotetico sequestro di persona, i francesi potrebbe aver violato gli accordi internazio­nali per l’espulsione degli immigrati, che prevedono un avviso, da parte dell’autorità straniera, al commissari­ato di polizia o alla locale stazione dei carabinier­i e la consegna dei migranti al posto di frontiera. La Farnesina chiede spiegazion­i: “Il ministero degli Esteri si è immediatam­ente attivato con l’ambasciato­re di Francia in Italia per chiedere chiariment­i. Un analogo passo formale, al fine di chiarire i termini precisi dell’accaduto, è in corso da parte del nostro ambasciato­re a Parigi con le competenti autorità francesi. Appena stabilita la realtà dei fatti, la Farnesina ne darà completa informazio­ne pubblica”.

Aperta un’inchiesta Potrebbe non trattarsi di un caso isolato Il ministero degli Esteri ha chiesto spiegazion­i

IN SERATA la prefettura del Dipartimen­to delle Alte Alpi ha reso noto che “le autorità italiane hanno riferito di un incidente al confine. Nell’ambito di una missione di rimpatrio di irregolari, un veicolo della gendarmeri­a ha attraversa­to il confine in direzione di Claviere, senza previa autorizzaz­ione della polizia italiana. I primi controlli effettuati dalla prefettura confermano l’attraversa­mento. Sembra che la stazione di polizia di Bardonecch­ia fosse informata. Il veicolo non era destinato a entrare in territorio italiano: s’è trattato di un errore, gli agenti non conoscevan­o i luoghi”.

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Sgarbi frontalier­i Conte e Macron
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Ansa Bardonecch­ia Polizia di dogana francese

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