Vince il M5S: condonino, manette agli evasori e taglio pensioni d’oro
Approvata la legge di bilancio, confermato il contratto di governo. Tria: non mi dimetterò
■Pace fiscale nella manovra che rispetta il contratto di governo. Sul fisco, “ravvedimento operoso” fino a 100 mila euro e rottamazione delle cartelle sotto i mille
Una lunga giornata di trattative per partorire alla fine un compromesso fiscale. Con un decreto che si sdoppia e con un “condono” che si profila nelle sue tre componenti: rottamazione cartelle, chiusura dei contenziosi e, soprattutto, aliquota agevolata per l’evasione vera e propria. Qui si consuma il vero compromesso: il M5S incassa un limite a chi potrà usufruire del condono e incassa una norma detta “manette agli evasori. In cambio concede alla Lega la “pace fiscale”. A suggello delal giornata, la conferenza stampa sembra confermare la pace fatta anche con il ministro Giovanni Tria che annuncia che “a dimettermi non ci penso proprio”.
IL RAVVEDIMENTO. La pace fiscale funzionerà così: per chi voglia dichiarare quanto evaso negli ultimi cinque anni, è prevista la “dichiarazione integrativa”, un “ravvedimento operoso” che integra dichiarazioni dei redditi già effettuate, svelando guadagni in nero con un tetto fino a 100 mila euro. La tassazione su questa evasione rivelata sarà del 20%. La Lega chiedeva il 15%, in linea con la sua idea di flat tax, alla fine si è accontentata del 20.
LA ROTTAMAZIONE. Resta invece la rottamazione totale delle cartelle di piccolo taglio, fino a mille euro, dal 2000 al 2010, uno “stralcio” spiega il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che riguarderà circa 10 milioni di contribuenti mentre per i contenziosi superiori, con cartelle già ricevute e scontri legali già avviati, si potrà pagare la metà, senza sanzioni e interessi, se il contribuente ha vinto nel giudizio di primo grado, ma si scende al 20% di quanto dovuto se c’è stato un pronunciamento di secondo grado. In questo caso è prevista la rateizzazione in cinque anni.
UNA MANOVRA PER DUE , quindi, con misure che accontentano entrambi gli schieramenti. Il rispetto del “contratto di governo” come ha spiegato il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa finale.
PENSIONI D’ORO. E così i Cinque stelle riescono a mettere in legge di bilancio le pensioni d’ordo, con riduzione di quelle superiori a 4500 euro e con un risparmio di 1 miliardo in tre anni (in realtà sopravvalutato sulla base dei calcoli che finora sono stati fatti in Parlamento). QUOTA 100. La Lega può vantare il risultato del superamento della riforma Fornero con quota 100 senza vincoli o limitazioni. “L’obiettivo è arrivare a quota 41 fissa” ha spiegato Matteo Salvini, riferendosi al requisito dell’anzianità contributiva “Per ora ci accontentiamo dell’incrocio tra 38 anni e 62 di età che permette a 400 mila persone di andare in pensione”. FONDI IMMIGRATI. Salvini può vantare, ancora, il taglio di 1,3 miliardi del fondo per l’immigrazione nel triennio: “Abbiamo tagliato i 35 euro a migrante - esulta Salvini in conferenza stampa - spiegando che i fondi recuperati “saranno investiti in sicurezza”.
TAG LIA- SCARTOFF IE. Luigi Di Maio esalta da parte sua misure come il decreto “taglia scartoffie” per velocizzare l’a m mi ni s tr azione pubblica (ma assomiglia troppo ai vari taglia-leggi già promessi) e anche misure come quella che dovrebbe bloccare gli abusi dei medici nelle visite intra-moenia: i “furbetti” che allungano la lista d’attesa per costringere i pazienti a dirigersi verso i loro studi privati.
TASSE. In conferenza stampa Matteo Salvini vanta risultati ottimi a partire dallo “smontaggio” della legge F or nero“senza penalizzazioni di alcun tipo” e nessun “aumento di una tassa che sia una” tranne che per banche e assicurazioni. Per la Lega previsti anche 100 milioni alla “famiglia”.
A ZZ AR DO. Di Maio invece parla di un “nuovo contratto sociale che lo Stato stipula con i cittadini” sottolineando le pensioni d’oro, i tagli agli sprechi, “l’ulteriore tassazione del gioco d’azzardo”. REDDITO CITTADINANZA. Il “reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza - ha assicurato Di Maio - saranno avviati nei primi tre mesi del 2019” con un effetto, conferma Di Maio, previsto per il 47% al Nord (come è anche logico vista la distribuzione geografica della popolazione italiana). Prevista anche “opzione donna” per permettere alle donne la pensione anticipata.
CASSA integrazione. Il ministro del Lavoro rivendica anche gli interventi sulla cassa integrazione. Viene rinnovata quella in deroga e in solidarietà.
ANTI- DE LUCA. Nel decreto “taglia- scartoffie” sarà inserita anche la norma “anti-De Luca” che rende incompatibile il Commissario regionale alla Sanità e il Presidente della Regione (che riguarda anche Nicola Zingaretti) e diverse altre misure.
RC-AUTO. Introdotta la “Rc equa” cioè una riduzione delle assicurazioni auto nelle zone in cui i premi sono molto alti.
Il condono Sanati importi fino a 100 mila euro tassa del 20%. Rottamate le cartelle fino a 1000 euro