Il Fatto Quotidiano

Ashcroft sempre ribelle, ma un po’ meno indie

- » GUIDO BIONDI

Adue anni di distanza dal deludente These People, l’ex leader dei rimpianti Verve torna in splendida forma con un album intrigante e vitale, Natural Rebel. Il titolo è palesement­e ironico se rapportato al videoclip del singolo “Surprised By The

Jo y”, nel quale il rocker dismette i panni del cantautore maudit presentand­osi con cappellino Gucci e una automobile cabrio decisament­e lussuosa

( stile Jamiroquai per intenderci). I puristi indie storcerann­o il naso per questa nuova ondata di positività dell’a r ti s ta , completame­nte riversata nei testi del nuovo lavoro, apparentem­ente basici. Dopo diversi ascolti di Natural Rebel emerge l’intensità delle canzoni e un grande lavoro sugli arrangiame­nti, grazie alla co-produzione di Jon Kelly (Kate Bush) e Emre Ramazanogl­u ( Jarvis Cocker). La metafora più calzante – sempre citando il videoclip diretto dallo stesso Ashcroft – è la scena finale: una camminata in una lunghissim­a spiaggia spoglia, ad evocare un grande senso di libertà stilistica. Il link più naturale richiama i fratelli Gallagher, ma se vogliamo andare ancora più in- dietro con il tempo, si potrebbe scomodare l’ex Beatles George Harrison in quanto a creatività e scelta del sound. È la voce il talento maggiore di Richard, coniugata con un rock primitivo e scarno, sino a raggiunger­e le oasi del blues, come nei due brani più partecipat­i del disco, “That’s How Strong” e “We All Bleed”. “That’s When I Feel It” è una sorta di preghiera laica da musicista indefesso, quasi un’ode alla dea musica e alla meta agognata di perfetta sincronizz­azione tra artista e suono. “Birds Fly” e “All My drea ms” sono tutte oneste canzoni senza quella scintilla di magia alla quale l’ex Verve ci aveva abituati. La si ritrova, però, nella vetta dell’album, “A Man In Motion”, una delle migliori tracce rock pubblicata negli ultimi tempi. Grande melodia, finale in chiave gospel e una buona dose di malinconia, in perfetto stile Verve. Perché è inutile negarlo, Richard è condannato a ritrovare sempre l’estro e l’onestà di grandi ballate rock presenti nel capolavoro Urban Hymns. Ad ogni modo, leggendo la scarna nota diffusa da Ashcroft per il lancio di Natural Rebel, sembrerebb­e aver ritrovato un suo personale stato di grazia: “Tutte le mie sonorità preferite sono racchiuse e centellina­te in questo lavoro e spero

POLEMICA CON BONO “Se qualcuno paga soldi duramente guadagnati per vedermi suonare live non credo voglia sapere per chi ho votato”

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