Il gay sovranista che Trump vuole per scardinare l’Onu
RICHARD GRENELL Ora ambasciatore a Berlino
Allora è vero che, se sei donna, spuntarla può essere più difficile, anche quando – o forse proprio perché – quel posto da 8 anni è sempre stato tenuto da una donna. In lizza per succedere come rappresentante Usa all’Onu a Nikki Haley, le cui dimissioni, annunciate 10 giorni fa, hanno fatto scalpore, c’era una short list di 5 nomi: 4 donne e un uomo.
Ebbene, pare che il favorito sia l’unico uomo, Richard ‘ Ric’ Grenell, ambasciatore a Berlino, diplomatico spigoloso e a vario titolo controverso, a favore del quale gioca – secondo Po li tico.com – l’esperienza dei 7 anni trascorsi al Palazzo di Vetro.
Nulla è ancora deciso: Trump s’è impegnato a fare una scelta entro fine mese. Ma la stampa Usa dà Grenell, ora ambasciatore a Berlino, in pole position, dopo avere puntato a caldo su Dina Powell, 45 anni, già vice-consigliere per la sicurezza nazionale, attualmente a Goldman Sachs.
Citata anche Heather Nauert, portavoce del Dipartimento di Stato, ex conduttrice Fox News, che potrebbe però subentrare come portavoce della Casa Bianca a Sarah Sanders, di cui si dice che starebbe per lasciare. La Nauert, 48 anni e la famiglia a New York, era stata scel- ta da Rex Tillerson, ma è stata confermata e promossa da Mike Pompeo: lo staff di Trump la considera brava a spiegare e sostenere la politica estera dell’Amministrazione.
Altre donne in lizza sono Kelly Knigh Craft, 56 anni, e Jamie McCourt, 64 anni, rispettivamente ambasciatrici in Canada e Francia. E c’era pure Ivanka Trump, la ‘prima figlia’, fra i nomi venuti fuori di primo acchito per il dopo Haley; ma il papà presidente, a malincuore, s’è reso conto di non poterla proprio nominare, anche se – ha detto – sarebbe “eccezionale” in quel ruolo.
All’inizio, Trump pareva riluttante a spostare Grenell da Berlino, dove – parola di presidente - “sta facendo bene”:“non lo vorrei muovere”, dato che non esita a fare sentire alla cancelliera Merkel tutta la conflittualità della sua Amministrazione.
A FAR CAMBIARE idea a Trump su Grenell, 52 anni, sarebbe stato il passato di portavoce all’Onu: tenne l’incarico più a lungo di chiunque altro, dal 2001 al 2008, per i due i mandati di George
W. Bush. Meno felice l’esperienza ‘politica’: fu brevemente portavoce di politica estera e sicurezza nazionale di Mitt Romney, candidato repubblicano alla Casa Bianca nel 2012. Resistette nel ruolo poche settimane, poi la campagna lo giudicò troppo scomodo e controverso: non è escluso che l’imbarazzo nei suoi confronti fosse almeno in parte dovuto al fatto che Grenell, repubblicano dichiarato, è apertamente gay e vive con il suo partner Matt Lashey. Ma l’ambasciatore è anche pochissimo diplomatico quando usa Twitter – in questo, fa quasi concorrenza a Trump – e quando espone la sua ‘agenda’.
Il Senato confermò la scelta di Grenell come ambasciatore a Berlino con una larga maggioranza – votarono per lui anche alcuni democratici -, ma dopo avere tenuto la nomina in naftalina per mesi. Mesi fa l’ambasciatore in Germania disse a Breitbart News, media di destra: “Io voglio appoggiare le forze conservatrici, i leader conservatori in Europa”. La dichiarazione non fu apprezzata né in Germania né altrove.
Quote rosa Femminili le altre 4 figure in lizza “Ric” considerato prezioso per i rapporti con la Merkel Chi è Richard Grenell, 52 anni, è nato a Jenison, Michigan
La carriera Laureato ad Harvard, consulente politico di diversi esponenti repubblicani, nel 2001 viene messo a capo della comunicazione della rappresentanza americana all’Onu, dove resta fino al 2008. Trump lo sceglie come ambasciatore in Germania