Il Balla ritrovato I vortici di colore di “Bal Tic Tac” riemergono dall’ex bar jazz
“P itture vertiginose di moto e di colori”. Così il quotidiano romano La Tribuna, durante la serata inaugurale nel dicembre del 1921, descrive la sala da ballo Bal Tic Tac in via Milano all’angolo con via Nazionale – il primo locale in cui a Roma si suonava il Jazz –, decorata e arredata intera- mente dal principe del futurismo, Giacomo Balla.
Oggi, a quasi cento anni di distanza, 80 mq di quella pittura muraria sono stati ritrovati: si tratta di decorazioni a tempera riconoscibilissime: lo spazio diviso in irregolari forme geometriche vivissime di colore che si intersecano. La stessa Elica Balla, ricorderà “un ingresso fantasmagorico di fiamme infernali”, e descriverà la sala da ballo “inondata di azzurro e di verdi mattutini”.
QUEI COLORI, oggi ritrovati sulle pareti e sul soffitto – giallo, blu, rosso, marrone – sono incredibilmente in buono stato. Il murale è rimasto nascosto negli anni dietro carta da parati, tinteggiature, controsoffitti (il locale ha ospitato per anni un negozio di illuminazioni) ed è stato fortuitamente rinvenuto nel 2017. Le tempere sono ancora in fase di restauro – eseguito sotto la supervisione della Soprintendenza speciale di Roma – e verranno lasciate nella loro posizione originale, così assicurano da Banca d’Italia, proprietaria dell’edificio. Anche il pubblico, dunque, potrà ammirare nel giro di qualche anno quest’opera di Balla poiché i locali del ritrovamento ospiteranno il moderno museo per l’educazione finanziaria della Banca d’Italia, la cui apertura è prevista a fine 2021.