Il Fatto Quotidiano

La Lega rimane il partito che era con Berlusconi

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Che la “porcata” del maxi condono che potrebbe salvare pure riciclator­i di denaro sporco e, dunque, mafiosi che portano i capitali all’estero, l’abbia voluta la Lega non c’è dubbio. Lo confermano tutte le affermazio­ni di Salvini e del leghista Garavaglia: “Il contenuto del decreto lo sapevano tutti” (sottointes­o “e a noi va bene così”); “Cosa fat- ta capo ha” (tradotto “il maxi condono non si tocca”). E ancora Salvini: “Io quello che abbiamo discusso per ore ed ore nel Consiglio dei ministri l’ho trovato scritto” (chiarissim­a l’intenzione di mantenere il testo con il maxi condono). D’altro canto, che la Lega non abbia mai sviluppato l’emisfero etico, dopo l’appoggio a Berlusconi e le offese ai “terroni”, lo dimostra la rozzezza con cui il Ministro dell’Interno si rivolge a chi soffre (la pacchia dei migranti, le parole rivolte a Ilaria Cucchi). L’uni co motivo per cui la Lega sta tornando sui suoi passi lo si trova nei commenti Fb di Salvini, che divengono in questi casi una cartina al tornasole per chi vuol capire che sta accadendo. Un elettorato, quello di Salvini, che digerisce tutto per semplicità, ma comprende almeno il concetto di maxi condono. Un elettorato che Salvini e Giorgetti hanno allargato con facili slogan politici e che pensavano di avere ormai in pugno ma che nei commenti, invece, ha minacciato di togliere il voto alla Lega se non fosse tornata indietro. E Giorgetti, che annusa sempre “l’aria che tira”, deve aver indirizzat­o il cambiament­o di rotta. Ma il fatto chiaro è che la Lega rimane il partito che era con Berlusconi, quello che sceglie l’autoritari­o Orban e l’oligarca Putin e che si è travestito da “pecora” rimanendo lupo.

BARBARA CINEL

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