Il Fatto Quotidiano

Roma, cede la scala mobile, strage sfiorata sulla Metro A

Il crollo I tifosi del Cska di Mosca, in città per la Champions, avrebbero provocato il cedimento: 24 feriti, 7 gravi. L’accusa: “Saltavano ubriachi”

- » ANDREA MANAGÒ

Un rumore, la sensazione che la scala mobile accelerass­e sotto i piedi e poi le urla disperate delle persone ammassate una sopra all’altra. Verso le 19 e 30 di ieri sera la parte finale di una scala mobile della stazione Repubblica della Metro A di Roma ha ceduto nei pressi della discesa in banchina, durante il passaggio di un gruppo di una cinquantin­a di tifosi del Cska Mosca che andavano all’Olimpico per la partita con la Roma. Pesantissi­mo il bilancio: 24 feriti trasportat­i in ospedale, di cui 7 in codice rosso, uno di loro ha subito la semi amputazion­e di un piede. Per altri dieci ci sono lesioni gravi agli arti inferiori.

LE PRIME IPOTESI sulla dinamica sono a 360 gradi: dal guasto tecnico all’impianto al problema causato dal passaggio irruento del gruppo di tifosi russi, alcuni di loro erano ubriachi, mentre saltavano. “Sembra che testimoni abbiano visto persone saltare e ballare sulla scala mobile”, ha riferito la sindaca Virginia Raggi arrivando sul posto. I pochi russi ancora presenti in piazza della Repubblica nella concitazio­ne dei primi soccorsi si sono limitati a dire in un inglese stentato “no jump” (non abbiamo saltato, ndr). Mentre un’altra persona, visibilmen­te scossa, ha raccontato: “Abbiamo inizia- to a saltare gli uni sugli altri quando abbiamo sentito la scala che accelerava”.

La polizia ha sequestrat­o l’intera stazione della Metro, per ricostruir­e correttame­nte la dinamica però saranno fondamenta­li i video delle telecamere di sorveglian­za di Atac. Verranno effettuati degli accertamen­ti tecnici per verificare se l’accelerazi­one improvvisa del meccanismo di cui parlano alcuni testimoni e successivo il cedimento siano stati causati da elemen- ti esterni, come i possibili salti dei tifosi, e anche sull’efficienza del sistema di frenata dell’impianto. Al vaglio anche l’ultima manutenzio­ne effettuata: l’impianto che ha ceduto ha circa 10 anni, ovvero un terzo della sua normale durata media. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per lesioni personali gravissime. Anche l’Atac ha avviato un’indagine interna che sarà basata sui filmati e le testimonia­nze colleziona­te per accertare quanto accadu- to.

I tifosi del Cska, alcune centinaia, si erano radunati a metà pomeriggio nei bar all’inizio di via Nazionale, nel cuore del centro di Roma per bere qualcosa prima di prendere la direzione dello stadio Olimpico, dove la sera era in programma la partita di Champions League contro la Roma. Avevano fatto la stessa cosa nel settembre 2014 quando le due squadre si erano incontrate per un match di Europa League.

Due le questioni, diverse tra loro, destinate a tenere banco nei prossimi giorni: la tenuta delle infrastrut­ture di trasporto della Capitale e la gestione della sicurezza delle partite casalinghe delle squadre romane.

È ANCORAfres­co in città il ricordo del bimbo morto nel 2015 dopo esser caduto nella tromba di un ascensore della

Siamo a disposizio­ne dei feriti e delle famiglie per ciò che può essere necessario

V. RAGGI La dinamica

Le prime ipotesi sulle cause non escludono un guasto tecnico della struttura

Metro A alla fermata Furio Camillo. In quello stesso anno la fontana della Barcaccia di piazza di Spagna venne presa d’assalto dai tifosi del Feyenoord.

Il Campidogli­o, per voce della sindaca, si è detto pronto a mettersi “a disposizio­ne dei feriti e delle famiglie per tutto ciò che può essergli necessario”. Ora gli occhi sono puntati sui risultati forniti dalle telecamere della stazione.

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Ansa Fermata Repubblica A sinistra, soccorsi ai feriti. A destra, quel che resta della scala mobile

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