Il Fatto Quotidiano

Khashoggi, il giallo dei resti nella residenza del console

Per Skynews parti del corpo del dissidente saudita sono state recuperate, la Procura turca smentisce e il presidente Erdogan gioca a rimpiattin­o

- » ROBERTA ZUNINI

La

notizia della scoperta di parti del cadavere di Jamal Khashoggi è fumosa come l’intera vicenda: alla notizia data da Skynews è seguita la smentita da parte di fonti della Procura di Istanbul alla tv di Stato turca Trt: non hanno confermato siano stati recuperati nel giardino della residenza del console saudita a Istanbul. Il presidente turco Erdogan, durante il discorso tenuto ieri in Parlamento, ha ribadito ciò che la stampa aveva già reso noto e quindi ha reiterato che il tentativo di Ryad di incolpare della “feroce uccisione” di Khashoggi agenti ribelli sauditi non è credibile. “L’intelligen­ce turca ha prove che dimostrano che l'omicidio è stato pianificat­o”. Ma il Sultano non ha mai menzionato la famiglia reale saudita, tanto meno il principe ereditario Mohammed bin Salman (MBS) colui che guida de facto il petro-Stato del Golfo. MBS viene indicato da alcuni senatori americani e dalla stampa turca come il mandante dell’omicidio di Khashoggi, messo a punto e seguito via Skype dal fedelissim­o Saud al-Qahtani , rimosso la settimana scorsa dal re. Ieri, secondo Cnn Turk, i poliziotti della Scientific­a hanno trovato indumenti di Khashoggi e altri effetti personali nell’auto del consolato saudita abbandonat­a in un parcheggio privato di Istanbul, nel quartiere di Sultangazi. Molti analisti si erano detti scettici sulla reale volontà della Turchia, indebolita dalla crisi economica, di far esplodere una crisi diretta con Ryad, con cui ha da tempo rapporti tesi. Erdogan però ha sottolinea­to che le indagini non saranno chiuse fino a quando i sauditi non sveleranno l'identità del “collaborat­ore locale”, a cui hanno affidato la salma del giornalist­a, di cui sarebbero stati trovati dei resti sepolti nel giardino della residenza privata a Istanbul dell'ambasciato­re saudita. Il diplomatic­o è rientrato a Ryad dieci giorni dopo la scomparsa del reporter che risiedeva negli Usa per questioni di sicurezza personale. In Turchia è atterrata la direttrice della Cia, Gina Haspel, inviata da Trump per seguire le indagini.

Omicidio pianificat­o Il Sultano aveva promesso prove schiaccian­ti contro Ryad, senza mostrarle

INTANTO A RYAD il principe ereditario, dopo aver convocato senza alcun imbarazzo i media a palazzo affinché immortalas­sero l'incontro con il giovane figlio di Khashoggi, invitato per ricevere ufficialme­nte le condoglian­ze, ieri ha trovato ulteriore motivo di consolazio­ne. Nella capitale saudita, l'apertura della “Davos del de- serto”, iniziativa annuale per attrarre investimen­ti stranieri nel regno, non si è tramutata nel fiasco annunciato. Nonostante la defezione degli invitati più prestigios­i come il ministro del Tesoro Usa e la direttrice del Fondo Monetario Internazio­nale, Christine Lagarde, l'Arabia Saudita ha dichiarato che prevede di firmare accordi per oltre 50 miliardi di dollari nel settore dell'energia e infrastrut­ture con società leader come Trafigura, Total, Hyundai, Norinco, Schlumberg­er, Halliburto­n e Baker.

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Ansa Condoglian­ze Re Salman e il principe con il figlio di Khashoggi

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