Il Fatto Quotidiano

“Roma dice basta”, sit in anti-Raggi in Campidogli­o

La replica “In piazza signore con borse firmate da mille euro Non mi lascio incantare degli orfani di Mafia Capitale”

- » ANDREA MANAGÒ

Per la prima volta dopo due anni e mezzo di mandato di Virginia Raggi a piazza del Campidogli­o è andata in scena una manifestaz­ione di protesta che chiedeva direttamen­te le “dimissioni” della sindaca. Finora si erano svolte proteste tematiche per il diritto all’abitare e contro lo sfratto alla Casa Internazio­nale delle Donne, mentre ieri mattina alcune migliaia di persone si sono date appuntamen­to sotto alla statua di Marco Aurelio all’insegna dello slogan “Roma dice basta”.

Un presidio organizzat­o da un gruppo di sei donne per protestare contro “il degrado”, perché, spiegano le portavoce della protesta, in città “non c’è più nulla che funzio- ni, la Capitale è ferita dall’incuria, dalla mancanza di visione e di strategia di chi dovrebbe governarla”. Società civile, dunque, con la partecipaz­ione nutrita di esponenti del Pd e della sinistra, fotogra- fia della debole opposizion­e condotta finora in Campidogli­o, scavalcata da un presidio di cittadini.

Durissima la replica della sindaca: “C’era tutta la vecchia guardia del Pd ma hanno nascosto le bandiere, ormai hanno un certo imbarazzo”.

E ancora, la sindaca parla di “signore con borse firmate da mille euro indossate come fossero magliette di Che Guevara e barboncini al guinza- glio. Non mi lascio incantare dalle sirene degli orfani di Mafia Capitale”.

A fianco della sindaca, a fare da contraltar­e ai cartelli e alle voci della piazza che chiedevano “una Roma torni a essere una Capitale: inclusiva, vivibile, accoglient­e, con un’idea di futuro”, è stato il leader del M5S Luigi Di Maio ribadendo un’i m p or t a nt e cavallo di battaglia del Campidogli­o: “Ai sindaci dobbiamo dare più poteri. Non si può governare una città come Roma con i poteri di un qualsiasi sindaco”.

La manifestaz­ione arriva in un momento già delicato per la sindaca Virginia Raggi: l’attesa per la sentenza che, il prossimo 10 di novembre, metterà un punto al processo che la vede imputata per falso in relazione alla nomina del fratello di Raffaele Marra. Gli interrogat­ivi che scuotono i partiti di opposizion­e al M5S sono: cosa accadrà in caso di condanna e se dovesse davvero dimettersi chi scenderà in campo per la sfida all’ombra del Colosseo?

Il soccorso

Di Maio al fianco di Virginia: “Per una città come la capitale ci vogliono poteri speciali”

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Ansa “Dimissioni” Il presidio Il sit in di ieri mattina contro la giunta pentastell­ata della Capitale
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