Bastonate a caso al primo nero incontrato: due arresti
Una notte da giustizieri per ripulire la città dagli extracomunitari. Sarebbe stato questo l’intento di Paolo Ottonaro (43 anni) e Piero Cerasino (36 anni), arrestati in regime di domiciliari dagli investigatori della Digos di Brindisi con l’accusa di lesioni gravi con l’aggravante dell’odio razziale. Sono stati i due brindisini, la notte del 19 ottobre, ad aggredire con un bastone di legno e a distanza di dieci minuti, due africani Bakari C., 20enne originario del Senegal e il segretario della comunità cittadina del Ghana, Elija K., colpito alla testa e alla spalla. Sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza a incastrare Ottonaro e Cerasino, ma anche quelle portate spontaneamente in questura dai cittadini che abitano nella zona dell’a ggressione.
SECONDO la ricostruzione degli investigatori, i due volevano dare una lezione agli stranieri dopo i fatti accaduti qualche ora prima in città: una ragazzina di 15 anni aveva raccontato di essere stata molestata da tre extracomunitari e un altro straniero aveva danneggiato diverse auto parcheggiate nel centro cittadino. Le due vittime sarebbero state scelte a caso dagli aggressori che quella notte avevano evidentemente deciso di farla pagare al primo straniero incontrato per strada.
Cerasino e Ottonaro non sono legati ad alcun gruppo politico. Il secondo ha precedenti penali specifici. In città sono conosciuti perché hanno frequentato la tifoseria del Brindisi calcio: “Sono sempre stati tipi violenti, predisposti alle risse, ma non immaginavamo che sarebbero arrivati a tanto”, raccontano al Fatto Quotidiano alcuni amici degli arrestati. Intanto la paura dell’uomo nero cresce. Nessuno lo nega: molte abitudini dei brindisini sono cambiate. La città dell’accoglienza si è spaccata in due: si evitano alcune strade dopo le 20 e sono tantissimi i cartelli di vendesi nella zona della stazione dove nessuno vuole più vivere.