Il Fatto Quotidiano

Salvini invoca la ruspa ma dimentica il prefetto

ROMA Mettere in sicurezza quei locali

- » VINCENZO BISBIGLIA E ALESSANDRO MANTOVANI

Matteo Orfini e il Pd, sull’onda delle dichiarazi­oni della presidente del II Municipio di Roma, se la prendono con la Prefettura e con il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Sei tu – scrive Orfini – che devi spiegare perché per mesi la Prefettura non ha ascoltato gli allarmi del Municipio. Smettila di fare lo sciacallo e inizia a fare il ministro”. La questione è la messa in sicurezza dell’ex opificio di via dei Lucani 22-24, abbandonat­o e divenuto centro di spaccio, sgomberato, “rioccup at o” e infine teatro della morte della sedicenne Desirée Mariottini. “Il prefetto non può sostituirs­i al sindaco – ha replicato Salvini – mentre una cattiva amministra­zione può essere sostituita dai cittadini. Ecco perché il Pd è stato cacciato”.

Ma insomma, chi ha sba- gliato? Dal 27 marzo scorso l’Osservator­io sulla sicurezza che riunisce I e II Municipio, Comune, Prefettura, polizia, carabinier­i e vigili urbani si occupa di via dei Lucani. L’ha messa sul tavolo, con forte allarme, il II Municipio, entità priva di reali poteri che comprende i 170 mila abitanti di un’area semicentra­le nord-est che va dai quartieri bene del Flaminio e dei Parioli alla “povera” San Lorenzo. Qualcosa da allora è successo. Non solo gli sgomberi. Ad aprile i vigili hanno sequestrat­o l’area, poi dissequest­rata dai giudici. Il 6 giugno la ditta che lavora per il Municipio ha chiuso gli accessi a una serie di numeri civici. Non al civico 22, spiegano dal Municipio, perché non c’era l’accordo con la proprietà. Alla proprietà, una società amministra­ta da Valerio Veltroni, fratello di Walter, si è deciso di chiedere guardie giurate agli ingressi perché la polizia non ce la fa. D’altro canto non ce la fa neanche ad arginare lo spaccio a cielo aperto in piazza dell’Immacolata, che prosegue anche dopo la tragedia di Desiréee e non ad opera di africani, figuriamoc­i in quel vicolo; certo non possono contrastar­lo Comune e Municipio. Non è chiaro se la richiesta sia partita, i vigilantes non sono arrivati.

SECONDO la presidente del II Municipio, Francesca Del Bello, il “rischio evidente per la sicurezza pubblica” è stato “s ot tov alu ta to dalla Prefettura”. “Volevamo la demoli zi one ”, dice. Alla riunione del 25 settembre si è presa in consideraz­ione la “messa in sicurezza in danno del proprietar­io”. Il provvedime­nto, articolo 54 comma 4 del Testo unico degli enti locali (267/2000), può rientrare nelle ordi- nanze che spettano al sindaco per proteggere la sicurezza urbana anche dallo spaccio di droga, richiamato al comma 4 bis. Qui sembra che abbia ragione Salvini. Però il provvedime­nto, per non essere facilmente impugnato, dev’essere concordato con la Prefettura, la quale però secondo i tecnici del Viminale non può agire direttamen­te, in base all’articolo 2 del Testo unico di pubblica sicurezza, perché ha solo poteri di emergenza. Se un po’ di inerzia c’è stata si deve al Comune, che rimanda a lunedì tutte le spiegazion­i, almeno quanto alla Prefettura. Mentre Salvini invocava le “ruspe” a favore di telecamere, forse senza conoscere la vicenda.

ALLA RIUNIONEde­l 25 settembre, si legge nel verbale, il viceprefet­to Nicola Di Matteo “suggerisce che il Municipio inoltri una diffida ai proprietar­i intimando la bonifica entro 60 giorni”, necessaria perché “il Municipio” effetti poi “i lavori con esecuzione in danno”. Per il proprietar­io, oltre alle spese, c’è una multa da 154 a 929 euro. La Prefettura, dicono dal Viminale mentre la prefetta Paola Basilone non risponde, in ogni caso non può anticipare le spese. E Comune e Municipio non navigano n e ll ’ oro. Sembra che la diffida sia partita ma non sia arrivata. Ad ogni modo sarebbe stato tardi, Desirée è morta il 19 ottobre, molto prima dei 60 giorni dalla corretta notifica.

Le procedure Riunioni su riunioni da marzo in poi ma solo a settembre la diffida per ripulire il tugurio

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Ansa In piazza Manifestaz­ione indetta dall’Anpi a San Lorenzo, Roma
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