Il Fatto Quotidiano

Virginia Raggi resti sindaco: giudichiam­ola dopo 5 anni

- ANTONIO PADELLARO Antonio Padellaro - il Fatto Quotidiano 00184 Roma, via di Sant’Erasmo n°2 lettere@ilfattoquo­tidiano.it

“LA RAGGI RISPONDE per tre ore: ‘Sul fratello di Marra decisi io’”. IL FATTO QUOTIDIANO, 26 OTTOBRE

“’ROMA DICE BASTA’ , in migliaia protestano contro il degrado e la giunta Raggi”. LA REPUBBLICA.IT, 27 OTTOBRE

MI AUGURO, sinceramen­te, che, il prossimo 10 novembre, Virginia Raggi venga assolta dall’accusa di falso per la nomina al comparto Turismo del comune di Roma di Renato Marra, fratello di Raffaele (considerat­o fino al suo arresto il Rasputin del Campidogli­o). Lo spero perché sono convinto che sia una persona per bene e che eventuali errori, in quella particolar­e procedura li abbia commessi in buona fede. Con questo non voglio certo sostituirm­i ai giudici che conoscono le carte molto meglio di me. Tuttavia, non mi sfuggono le conseguenz­e politiche di una condanna che costringer­ebbe la Raggi alle dimissioni, secondo il codice etico del M5S (che in questo caso trovo demenziale data la natura del reato). Se ciò avvenisse è probabile che, a seguito di un’interruzio­ne traumatica dell’amministra­zione grillina (votata con un plebiscito nel giugno 2016), poi potrebbe essere il candidato (o la candidata) di Matteo Salvini a impossessa­rsi del governo della Capitale, visto il vento che soffia nelle vele leghiste.

Chiedo a chi manifesta sotto il Campidogli­o: davvero si vuole che la mia, la nostra città diventi ostaggio di una simile destra, autoritari­a, intolleran­te e che strizza l’occhio ai fascisti di CasaPound? Sul serio siamo convinti che chiunque potrebbe fare meglio di lei, soltanto perché non sarà più lei? Ci sarà un motivo se quando hanno chiesto al ministro leghista Giulia Bongiorno se intendesse correre per l’eventuale succession­e alla Raggi, ha fatto un gesto come per dire: non sono mica matta? E non ci dice nulla che l’Urbe, così meraviglio­sa e tremenda, di sindaci ne ha divorati parecchi: ultimi della serie Alemanno e Marino? Tutti incapaci o peggio? A rischio di passare per masochista spero che la sindaca resti dov’è perché è troppo facile andarsene a metà del mandato, lasciando Roma sottosopra e nelle condizioni che ogni giorno vediamo.

Sì, considero la sindaca innocente sotto il profilo giudiziari­o ma colpevole di avere amministra­to male. Non mi piace il giochino “tutta colpa della Raggi”, molto in voga tra i giornali romani che non gliene perdonano una (soprattutt­o di esistere). E non ripeterò il lungo elenco dei disastri, delle carenze, delle disfunzion­i che affliggono la Capitale poiché, dopo due anni e mezzo di cura M5S, sono sotto gli occhi di tutti. Detesto anche la filastrocc­a grillina che accusa di ogni nefandezza quelli che c’erano prima (“E allora il Pd?”). Ok, Roma ha subito nella sua storia infinite devastazio­ni, dai barbari a Mafia capitale. Ma una forza (e con che forza elettorale) che si propone alla guida di una grande metropoli deve guardare il presente e il futuro dei cittadini, non giocare allo scaricabar­ile sul passato. Virginia Raggi sindaca fino a fine mandato avrebbe tempo e modo per rimediare almeno a qualche errore. Le si darebbe l’occasione di mostrarci i frutti delle cose buone che sono state messe in cantiere o che stanno andando a realizzazi­one (ammesso che esistano). Vorrei che restasse dov’è perché il percorso di un sindaco si giudica dopo cinque anni. Perché peggio di così non potrà fare. Perché è una donna tenace, che è stata lasciata spesso troppo sola, che va rispettata. Vorrei, infine, per Virginia Raggi un’ultima chance perché l’ho votata e non vorrei sentirmi un coglione.

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