Il Fatto Quotidiano

I pm: “Archiviare il babbo, anche se mentì a verbale”

Secondo i magistrati non ha detto la verità. Ma non ci sono elementi per l’accusa di traffico di influenze

- » MARCO LILLO E VALERIA PACELLI

Il padre dell’ex premier Tiziano Renzi ha mentito ai magistrati sui suoi rapporti con l’amico Carlo Russo e “probabilme­nte” anche sull’incontro con Alfredo Romeo non ha detto la verità. Ma non ci sono elementi per tentare un processo per traffico di influenze perché Carlo Russo è un millantato­re. È il ragionamen­to dei pm romani Paolo Ielo e Mario Palazzi che ieri hanno comunque chiesto l’archiviazi­one per Tiziano Renzi.

I pm, nella richiesta firmata anche dal Procurator­e capo Giuseppe Pignatone, accomunano addirittur­a la posizione dell’indagato a quella del supertesti­mone Luigi Marroni: “per quanto concerne la posizione di Tiziano Renzi e Luigi Marroni, l’esame complessiv­o delle risultanze raccolte non consente di evidenziar­e alcun elemento che supporti il loro coinvolgim­ento nella vicenda”. Per i pm di Roma, Tiziano non sapeva nulla dell’accordo quadro che il suo amico Carlo Russo andava proponendo in quell’estate del 2016 all’imprendito­re campano Alfredo Romeo, spendendo il nome del padre dell’allora premier.

ANCHE PER I PM romani il pizzino scritto e poi strappato da Romeo e ritrovato dai carabinier­i del Noe nella sua spazzatura nel 2016 effettivam­ente dimostra che Romeo ha offerto soldi a Russo e a Tiziano Renzi, come sostenuto già dai pm di Napoli. Però, e qui c’è la novita della Procura di Roma rispetto alla Procura di Napoli, Carlo Russo millantava. “Dati oggettivi documentan­o in maniera inequivoca come la maggior parte delle informazio­ni riferite dal Russo al Romeo e relative ai suoi asseriti rapporti con Tiziano e Luigi Marroni - con il quale sarebbe entrato in contatto tramite Tiziano - non sono veritiere”.

Russo mente quando dice che Tiziano è andato a trovarlo nell’estate del 2016 in Salento. Quando dice che è stato alla Festa dell’Unità di Rignano sull’Arno con lui il 30 agosto 2016. Quando dice che incontra Luigi Marroni.

I pm di Roma hanno proposto richiesta di archiviazi­one per Tiziano Renzi, Alfredo Romeo e Italo Bocchino per l’ipotesi di traffico di influenze illecite relative alla Consip. Carlo Russo millantava secondo i pm inesistent­i capacità di interferen­za su quattro enti pubblici o società: Consip, Grandi Stazioni, Inps e il comune di Lodi. Ciò detto però resta un fatto: Carlo Russo per i pm di Roma è davvero andato a parlare due volte, nel settembre 2015 e nella primavera 2016 con Luigi Marroni, numero uno di Consip, grazie alla raccomanda­zione del babbo del premier in carica. Tiziano Renzi, il 3 marzo 2017 ha negato ai pm: “di non avere mai parlato con Russo di Consip nè di avere mai spinto per lui con Consip”. Per i pm “queste affermazio­ni non appaiono punto credibili confron- tate con quanto dichiarato da Luigi Marroni”. Gli incontri ci sono stati. Il punto è che Russo, secondo la versione di Marroni alla quale i pm credono, non ha raccomanda­to la società di Alfredo Romeo ma un’altra azien- da, che Marroni dice di non ricordare. Anche sull’incontro di Tiziano con Romeo, secondo i pm di Roma ‘probabilme­nte’ babbo Renzi ha mentito.

IN 9 OCCASIONI, dall’aprile al novembre del 2015, i telefonini di Russo, Romeo e Tiziano Renzi hanno interessat­o i ripetitori delle stesse zone di Roma centro. “Tale accertamen­to - per i pm - non consente di provare l’incontro di cui ha parlato Alfredo Mazzei né di escluderlo”. Mentre “altre risultanze inducono a ritenere che Renzi e Romeo si siano incontrati sì ma a Firenze il 16 luglio 2015”. A partire dalle ore 15 circa i tre telefonini di Russo, Romeo e Tiziano hanno agganciato ripetitori di Firenze che servono zone attigue del centro. La sera dopo, il 17 luglio, Italo Bocchino chiama Romeo:

Romeo (R): Bene ti devo dire, è un chiacchier­one eh Bocchino (B): immagino

R: è logorroico proprio ... si è presentato con un bermuda, con una polo tutta sbavata

B: Ride. Capirai ... a te ti son venute le bolle

R: Ma no. Tu non ti puoi presentare con una polo tutta (inc.) sul colletto eh ... un bermuda con dei sandali ... va beh, va beh, va beh, ... eeh niente abbiamo parlato sinteticam­ente, insomma è andata bene secondo me ... quanto questo sia una persona credibile non ti so dire

B: però voglio dire il percorso ipotizzato c’è

R: Se fosse che mi fossi incontrato con la persona che parente tua o parente mia allora direi: ‘alla faccia del cazzo ho fatto un grande incontro’ ma quel quei rapporti lì non lo so quanto è...

B: ne parliamo con calma. Secondo me è positivo, molto positivo quindi il percorso che tu avevi ipotizzato c’è

R: Sì sì sì sì sì sì ...lui dice sento, sente sentisse quindi voglio dire B: Ma non discuto proprio cioé ci sarà un settanta per cento di non farcela ma un trenta per cento di farcela ci può stare

R: Ci deve stare insomma o no? Se quello parla con chi di dovere non può non ascoltarlo

La persona logorroica e mal vestita per i pm di Roma “potrebbe individuar­si in Tiziano Renzi”.

Agli atti “Le informazio­ni su asseriti rapporti con Tiziano e Luigi Marroni non sono veritiere”

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Tiziano Renzi, è nato nel 1951 a Reggello, ha quattro figli

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