Spread, banche, Visco e Tria: quiz sui compiti istituzionali
Ieri la “giornata del risparmio” è stata celebrata a Roma da un’allegra congrega di maschietti in grisaglia. La riunione arrivava dopo giorni di titoloni sui meglio giornali (ripresi dalle peggio tv) su un misterioso decreto per ricapitalizzare le banche, necessario - pare - per via dello spread troppo alto. Ora, ci sono almeno tre report di primarie istituzioni finanziarie che hanno spiegato, senza successo, che siamo a livelli lontanissimi da questa eventualità (mentre un problema reale potrebbe essere il credit crunch, che però non farebbe cadere il governo prima delle Europee). Ieri ci ha provato pure il ministro Tria: “Con riferimento allo spread osservo che il nostro sistema bancario sta progressivamente acquistando solidità come dimostra la continua e decisa riduzione delle sofferenze. Non si ravvisano ipotesi di intervento nel settore”, ma certo “monitoriamo” eccetera. Quello che segue, invece, è il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, il quale - dopo un meritorio accenno ai pessimi effetti sul sistema del cosiddetto bail-in e delle sue interpretazioni punitive in sede Ue - ha detto: “Le conseguenze di un prolungato, ampio rialzo dei titoli di Stato possono essere gravi” per banche e famiglie. Dica ora il candidato quale dei due intervenuti ha come compito istituzionale la stabilità del sistema finanziario.
(Ora qualcuno penserà che il tecnico in quanto tecnico ha ragione e il politico in quanto politico torto e le righe che non abbiamo non basterebbero comunque a spiegargli che tutto, e soprattutto la tecnica, è politica).