Il Fatto Quotidiano

Sorpresa, ora i reati estinti piacciono a Rep

Giravolta del quotidiano romano dopo anni di battaglie contro la prescrizio­ne

- FQ

Due

giorni fa, la giravolta di Repubblica sulla prescrizio­ne, in particolar­e sull’emendament­o al ddl Anticorruz­ione “per bloccare la prescrizio­ne dopo il primo grado di giudizio”, annunciato il 30 ottobre dal ministro Bonafede. Dati causa e pretesto, l’attuale articolo “La giustizia fuori tempo di Bonafede”, secondo il quale “la sospension­e della prescrizio­ne, prevista dal ddl Anticorruz­ione, nasconde un vizio ideologico: l’idea che ogni processato sia sicurament­e colpevole”. Atteso che il vizio è politico e non ideologico, sic transit gloria mundi.

“Io ti prescrivo in nome della legge”: ancora nel 2016 L’Espressosi scagliava contro la legge ex Cirielli, voluta da Berlusconi “per i suoi processi”, additandol­a come “il più grande condono penale quotidiano” e accusandol­a di “lasciare impuniti migliaia di procedimen­ti, dal caso Stamina a Denis Verdini”. Negli anni precedenti e successivi, una valanga di articoli ha puntellato la linea anti-prescrizio­ne, soprattutt­o quella drasticame­nte ridotta dalla ex Cirielli, seguita da Repubblica: “E adesso la ‘salva-Previti’, a rischio migliaia di processi” (settembre 2005) ; “La Corte europea ci condanna: ‘Mini-prescrizio­ni aiuto agli evasori’” (9 settembre 2015); “Il boom delle prescrizio­ni. Deceduti ben 132.296 processi nel 2014”; “Il nuovo accor- do per superare gli effetti della legge ex Cirielli che ha accorciato i tempi dell’azione penale” (aprile 2016). Sulle modifiche al processo penale proposte dagli allora dem Cucca e Casson Repubblica­titolava: “Prescrizio­ne, relatori Pd: decorso cessi dalla sentenza di primo grado. Ok da M5S” (maggio 2016). E sempre nel 2016, a luglio, pubblicava le perplessit­à dell’allora presidente dell’Anm Davigo sull’“anomalia” italiana: “Una volta che le prove sono state acquisite, una volta che è l’imputato condannato che appella, perché non si acquieta della sentenza di primo grado, perché deve decorrere la prescrizio­ne?”.

E ANCORA, post Riforma Orlando, che ha introdotto la sospension­e della prescrizio­ne per un periodo massimo di 18 mesi che ha inizio dopo le pronunce delle sentenze di I e II grado: “Viene profondame­nte modificata la legge Cirielli del 2005 di berlusconi­ana memoria e che ha allargato le maglie a dismisura: si stima che siano andati estinti in dieci anni qualcosa come 1,5 milioni di processi” (giugno 2017). Nel corso del 2018 il taglio allarmista non si è attenuato, anzi: “L’allarme del procurator­e di Torino dopo i dati choc: ‘ L’azione penale obbligator­ia è a rischio’” (Spataro ha auspicato “lo stop del- la prescrizio­ne dopo il rinvio a giudizio ); “‘Il 20% dei processi in prescrizio­ne’: l’allarme del presidente del Tribunale di Bologna” (marzo). Il 12 settembre è stata la volta della “Pr escrizione della ver i tà ”: “In Italia la verità, se c'è e quando c'è, è soggetta a prescrizio­ne”. Risale infine al 13 ottobre la denuncia di un “i nverno dei diritti”, nel quale “ogni anno 130 mila processi penali vanno in fumo per la prescrizio­ne”.

Altri tempi

Il giornale attaccava Berlusconi, la legge Cirielli del 2005 e la “salva Previti”

 ?? Ansa ?? Fondatore Eugenio Scalfari
Ansa Fondatore Eugenio Scalfari
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy