Il Fatto Quotidiano

No all’Appendino e sì al Tav Oggi primo test della piazza

Dopo il voto per lo stop ai lavori, manifestaz­ione contro la giunta 5Stelle con lo slogan del Pd. Mentre Boccia auspica la nuova “marcia dei 40mila”

- » ANDREA GIAMBARTOL­OMEI

L’appuntamen­to

è per oggi alle 10 in piazza Castello, a Torino. Dopo l’ordine del giorno No Tav approvato dal consiglio comunale lunedì, cominciano qui le manifestaz­ioni contro l’amministra­zione M5S di Chiara Appendino. È stato organizzat­o un sit- i n dallo slogan #Torinodice­basta, sull’onda di quello della manifestaz­ione contro Virginia Raggi una settimana fa. Come quella di

Roma dovrebbe essere una manifestaz­ione spontanea, senza i partiti, anche se lo slogan è stato già usato dal Pd lunedì: “Fa piacere che sia utilizzato il nostro slogan. Non abbiamo organizzat­o noi la protesta, ho visto che è nata sui social – precisa Mimmo Carretta, segretario dei dem torinesi –. Ci saranno tanti democratic­i, tutti liberi di andare come farò io”. In teoria il Tav non è al centro della protesta, ma in molti a Torino pensano che sia l’occasione per testare la riuscita di quella nuova marcia “dei 40 mila”, auspicata dal presidente d e ll ’ Unione industrial­i di Torino, Dario Gallina, ricordando la manifestaz­ione dei quadri Fiat che il 14 ottobre 1980 portò alla sconfitta degli operai in sciopero.

Come si è visto lunedì nella piazza di fronte al municipio, in questa lotta a favore della grande opera si ritrovano associazio­ni di categoria e sindacati, industrial­i e politici bipartisan (dal Pd a Fi), uniti dall’idea che il Tav possa essere la panacea a una crisi industrial­e e occupazion­ale. Lunedì prossimo alla Camera di commercio i rappresent­anti di imprendito­ri, ar- tigiani, profession­isti e altri si incontrera­nno per organizzar­e un evento “Sì Tav” il 24 novembre. “Il malessere dei nostri associati è forte, i risultati in termini di previsioni purtroppo non aiutano, la posizione sulla Torino-Lione amareggia e delude”, ha detto ieri il presidente di Confindust­ria, Vincenzo Boccia. Che fisserà a breve un Consiglio generale di Confindust­ria allargato a tutti i presidenti delle nostre associazio­ni a Torino, “un luogo simbolo delle potenziali­tà del Paese, con un invito aperto a tutte le altre categorie e una sfida al governo perché cominci a fare gli interessi del Paese tutto e non di pezzi di elettorato”.

Tra una settimana manifester­anno per la Torino- Lione le persone che aderiscono all’iniziativa dell’ex sottosegre­tario ai Trasporti del governo Berlusconi Mino Giachi-

Torino

Il 10 tocca ai “Sì Tav” chiamati da Giachino ex sottosegre­tario del governo di B.

no. La sua petizione su change.orgha raccolto le firme di più di 41 mila persone: “Le porteremo in piazza perché l’Italia ha bisogno della spinta economica che le daranno il Tav, la Via della Seta e il Terzo Valico”. Appendino sta a guardare: “Un sindaco non entra nel merito di manifestaz­ioni che vengono organizzat­e in assenso o dissenso ed è legittimo che qualcuno manifesti una propria preoccupaz­ione o battaglia politica – ha detto ieri – ma dal mio punto di vista ritengo che l’Alta velocità Torino-Lione non sia una priorità per il Paese”.

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Ansa #Torinodice­basta La protesta dei consiglier­i Pd, tra cui Fassino

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