TEATRO AMBRA TONINELLI, VA IN SCENA PODERE AL POPOLO
DIAMO VOLENTIERIATTO al governo pentaleghista di avere, in pochi mesi appena, rianimato la satira politica, che dopo il carnevale berlusconiano era sprofondata nel lutto quaresimale dell’era Monti-Letta-Gentiloni.
Qualche risata a denti stretti, è vero, ce l’avevano strappata Matteo Renzi e le premiate maschere del Giglio magico, seppure nell’ambito strapaesano di una comicità vernacolare. Oggi, invece, grazie al meritorio impegno della compagnia, Ambra Toninelli, programmi dedicati al buonumore gialloverde, come “Fratelli di Crozza” e “Propaganda Live” macinano ascolti. Mentre, Serena Dandini si prepara al ritorno sul teleschermo, con la versione nazionalpopulista della “Tv delle Ragazze”.
Testi e dialoghi sono già belli che pronti poiché soltanto un genio dell’umorismo surreale poteva creare il format “Podere al Popolo”: giovani coppie, con pro- le (lei col pancione) che abbandonano la soffocante metropoli, e l’acqua corrente, per trasferirsi in un appezzamento marsicano a zappare patate, in condominio con un simpatico orso bruno.
Anche l’ideona di una pista ciclabile, dall’immaginario tunnel del Brennero direttamente a Palermo, offre spunti per una sit-comedy sul reddito di cittadinanza: le avventure di alcune giovani coppie che scendono in tandem lungo la Penisola, alla ricerca di un centro per l’impiego (almeno cinque serie previste). Progetto per una striscia satirica quotidiana: si prendono le dichiarazioni di qualche sporco eurocrate al servizio di Soros (per esempio il consigliere per il fondo europeo “salva-Stati”, Jeroen Dijsselbloem), e dopo sommario taroccamento, le si spacciano sulla pubblica via, prima dell’arrivo dei vigili. Titolo: “Fetecchia news”.
Viste le premesse, ci sarà da scompisciarsi. Oltre a mandare in vacca il voto degli italiani.
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