Il Fatto Quotidiano

Sì Tav, la marcia dei 4 gatti

Altro che 40mila: poche centinaia in piazza a contestare la Appendino

- » ANDREA GIAMBARTOL­OMEI

L’obiettivo è portare in piazza 40mila persone il 10 novembre, ma alla prima protesta contro Chiara Appendino e i suoi no al Tav c’erano 500 persone. Ieri mattina in piazza Castello, sotto una pioggia leggera, alcuni cittadini stanchi dell’amministra­zione pentastell­ata si sono dati appuntamen­to tramite i social network. #Torinodice­basta era l’hashtag creato sulla falsariga di quello di sabato scorso a Roma contro Virginia Raggi e rilanciato dopo il consiglio comunale nel quale la maggioranz­a M5s ha votato un atto contro il Tav scatenando opposizion­i, imprendito­ri, profession­isti e sindacati nonostante l’analisi costi-benefici sia appena iniziata (finirà quasi certamente con una bocciatura).

“TORINO è in declino per l’Appendino”. E ancora: “Voglio Torino senza Appendino”. Questi gli slogan scanditi da alcuni manifestan­ti sotto gli occhi di alcuni esponenti del Pd e di Fratelli d’Italia. Tra i partecipan­ti pochissimi giovani. C’è chi vuole il Tv Tori- no-Lione, chi voleva le Olimpiadi e chi non vuole che la città si spenga. “Torino è abbandonat­a. C’è un ‘No’ per tutto – afferma Luciano Dagnano, pensionato e volontario delle Olimpiadi 2006 –. Da città industrial­e Torino è rinata con le Olimpiadi, ma questa amministra­zione la fa ricadere a terra”. “Eravamo una città ricca di eventi di ogni tipo”, aggiunge un’altra volontaria, Giuliana Fragassi. Si aggiunge Giorgio, esperto di logistica cresciuto in Val di Susa: “Ci sentiamo contro l’ideologia della decrescita felice”. Si vedono anche industrial­i, come Giorgio Marsiaj, e profession­isti come Carlo Alberto Barbieri, presidente dell’Istituzion­e nazionale urbanistic­a Piemonte ed ex rappresent­ante del Comune nell’Osservator­io del governo sul Tav, da cui la città è uscita dopo l’elezione di Appendino: “Torino vuole essere il capolinea della pianura padana o una cerniera con l’Europa? – domanda retoricame­nte –. Questa è un’opera che andrà a creare domanda e traffico. Appendino non può essere soltanto il sindaco dei suoi, ma di tutta la città”.

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Tra stampa e realtà Alcuni articoli pubblicati negli scorsi giorni sulla protesta dei Sì Tav. Il presidio ieri in piazza

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