Il Fatto Quotidiano

Incendio alle 4 di notte in ospedale: 400 evacuati

- » MICHELA RUBORTONE

Fumo nero nei corridoi e mamme in fuga con i bambini in braccio e gli asciugaman­i bagnati sulla bocca. L’incendio scoppiato attorno alle 4 della notte di sabato a ll ’ O sp edale Villa San Pietro di Roma, sulla via Cassia, ha invaso anche il reparto maternità. Generato da un corto circuito che ha messo ko l’intero impianto elettrico, non ha causato feriti ma è stata necessaria l’evacuazion­e degli oltre 400 ricoverati. I primi a essere liberati sono stati il Pronto Soccorso e i reparti di pediatria e ostetricia. Per i pazienti in terapia intensiva sono state allertate tutte le strutture (Sant’Andrea, Gemelli, Fatebenefr­atelli, Bambin Gesù) per riceverli con un codice di priorità, secondo quanto ha comunicato l’assessore alla Sanità della Regione, Alessio D’Amato.

In nove ore tutti fuori, al netto del panico per l’erogazione di ossigeno dei vicini di letto che si interrompe­va e l’aria irrespirab­ile, ma “gli operatori d el l’ospedale Villa San Pietro sono stati straordina­ri (...) e gli altri ospedali romani hanno dato la massima disponibil­ità all’accoglienz­a”, ha assicurato D’Amato.

Il Codacons ha riportato la contabilit­à degli incendi negli ospedali di Roma: il 22 settembre un rogo è scoppiato in un locale-rispostigl­io del Policlinic­o, un anno fa un incendio ha coinvolto il Fatebenefr­atelli all’Isola Tiberina e nel maggio 2016 le fiamme al San Camillo causarono la morte di un paziente. “Chiediamo al Ministero della salute di disporre una verifica straordina­ria al fine di certificar­e il pieno rispetto delle rigide normative sul fronte della sicurezza” ha affermato il presidente Carlo Rienzi. Ora il San Pietro è chiuso e non agibile all’utenza e la Procura di Roma ha aperto un fascicolo. “Stimiamo che i tempi di ripristino non saranno brevi”, ha spiegato Giovanni Vrenna, direttore degli Affari generali della struttura.

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