La tv delle ragazze torna per il macho smarrito del 2018
Primo: non è un remake. Secondo: non si mangia. Terzo: sì, sono ( quasi) tutte le attrici della prima versione. Quarto: anche questo nuovo format lo capiremo forse tra trent’anni. Quinto: attenzione, spoiler. La tv delle ragazze, il programma che ha segnato la rivoluzione per la tv pubblica ingessata e senza donne nel 1988, torna su Rai3 dopo 30 anni “per fare il punto sullo stato della comicità al femminile, anche attraverso le nuove generazioni”. I virgolettati sono della padrona di casa, Serena Dandini, anche lei fresca di rientro in Rai dopo sei anni, causa “allontanamento non gradito”. “Nessuna rivincita, né riscossa. Stavo facendo altro e mi divertivo. Poi il direttore di Rai3, Stefano Coletta, mi ha chiamato per Gli stati generali della tv della ragazze e – dopo aver attaccato il telefono offesa pensando avesse sbagliato il conto – sono felice di aver accettato”.
ACCANTO A LEI Valentina Amurri e Linda Brunetta, le altre due autrici del “triumvirato” “arrivato negli studi della tv pubblica di Torino nel 1988 cariche di passione, valigie, cani, figli e lacrime per fidanzati, mariti ecc...” pronte, nel 2018 a rimettere le mani sulla realtà di oggi “riplasmandola con gli occhi di ieri”. A proposito di allontanamenti, dopo anni di assenza dagli schermi, si sente “a casa, in famiglia” Cinzia Leone, già Francesca Dellera, “felice del percorso che l’ha riportata qui, a condividere lo stesso linguaggio con le colleghe ma anche a mettere in gioco differenze e sfumature. In questi anni ho visto molti stereotipi in tv – confessa – c’è massificazione, paradossale in una società individualista. Eppure si semplifica tutto”. In realtà Cinzia Leone vorrebbe cimentarsi in un “tutorial su come insegnare a un cane ad assistere per anni a spettacoli teatrali e registrazioni. Mi chiedono se il mio sia addestrato”. È tutto spiazzante, come 30 anni fa. Alla destra di Serena Dandini risponde all’appello Sabina Guzzanti, che da “Gli stipitini” da giovedì diventerà il direttore del Fatto Quotidiano , Marco Travaglio e Maria Elena Boschi “che dopo il servizio su Maxim deve decidere se partecipare a Ballando con le stelle”. Vicino, Francesca Reggiani/ Katia Ricciarelli rivendica un percorso non del tutto interrotto con alcune delle “ex ragazze”. Poi c’è Carla Signoris “arrivata nel gruppo in realtà più tardi, con Avanzi:“Ognuna di noi nel frattempo ha fatto un percorso proprio che ci ha arricchito, vediamo come andrà questo reincontro, ho girato la mia parte, vedremo come sta insieme alle altre: è una sorpresa”.
Al vuoto di questi anni fa riferimento anche il direttore Coletta. “Ci siamo interrogati sull’assenza della satira su Rai3 negli ultimi anni, bisognava dare una risposta. E Serena Dandini è l’incarnazione della satira”. Eccole qui dunque. Tutte (o quasi, l’ironia si trasforma in commozione sugli sketch di Monica Scattini, scomparsa nel 2015) – Lella Costa da Milano spera che qualcuno la riconosca ancora. “Già sarebbe tanta roba” – intorno al divano rosso. Ci saranno anche Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti, Susy Blady, Tosca d’Aquino, Orsetta De Rossi, Iaia Forte ed Eleonora Danco. E ultime, solo perché giovani, le “nuove”: Martina Dell’Ombra (all’anagrafe Federica Cacciola), Le Sbratz, Cristina Chinaglia e Michela Giraud, leve necessarie a fare da “contrappunto tra passato e presente”.“Un caleidoscopio di tantissimi registri – spiega Coletta – amalgamati da Dandini”, che si finge assediata dalle colleghe in “stato assembleare delirante”. Tante saranno le incursioni “esterne”, da Alba Rohrwacher ad Anna Foglietta, e Paola Cortellesi.
E POI GLI UOMINI, “le quote azzurre” in rappresentanza del macho italico “destabilizzato da tanta emancipazione”, a cui le ragazze forniranno tutorial su come capire la differenza tra molestie e corteggiamento. Ma non è il #MeToo. “L’anniversario cade quest’anno, non potevamo rimandare. Certo, ci sta come il cacio sui maccheroni”, confessa Dandini.
Non è un remake, ma ci sono tutte: Leone, Guzzanti, Reggiani, Signoris... E anche le giovani: Dell’Ombra, Giraud, Le Sbratz... SERENA DANDINI