Pino Virga, sindaco mite detto Bulldozer “Occorrono più mezzi, uomini e denaro”
Un “rivoluzionario” a Palermo
“L’estate
scorsa abbiamo fatto 15 demolizioni e altrettante ne faremo in primavera. E ancora di più, vedrete, la prossima estate. Ma sarà lunga perché le case abusive sono un centinaio, la metà lungo il mare”, racconta il sindaco di Altavilla Giuseppe Virga, con la voce pacata e quasi sorpresa di chi pensa di non fare nulla di eccezionale. E sarebbe proprio così, in teoria. Ma in provincia di Palermo, secondo i dati della Procura, 65 comuni su 82 sono inadempienti in materia di demolizioni. Allora ecco che Virga compie un gesto eccezionale.
Per Altavilla Milicia – a est di Palermo, accanto a Casteldaccia dove l’acqua ha travolto la villetta – l’arrivo di Virga è stato una rivoluzione. Anche se questo avvocato cinquantenne non ha il physique du rôle dell’eroe: sguardo ironico, sorriso tra il sorpreso e il malinconico. Ma qualcuno l’ha definito, e non a caso, “un bulldozer”. Si era candidato a sindaco nel 2012 e ne era uscito sconfitto. Dopo due anni, però, il Comune di Altavilla è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Sono arrivati i commissari e nel 2016 si è tornato a votare: Virga stavolta ha vinto con il 65% dei voti. Un trionfo.
E SUBITO dopo il neo-sindaco comincia a demolire: “L’avevo detto chiaramente, era nel mio programma elettorale: dobbiamo restituire il territorio alla gente. Anche perché la bellezza è la nostra più grande ricchezza e chi rovina Altavilla ci impoverisce, ci ruba il nostro pat r i m on i o ”, racconta oggi Virga, stremato dopo giorni di allerte. Certo non è facile: “Per demolire noi sindaci da sempre chiediamo mezzi, uomini e denaro. Se avessi- mo avuto un supporto economico e di mezzi da parte del governo regionale, è chiaro che sarebbe stato più facile e rapido demolire”. Ma si va avanti lo stesso. E Altavilla come ha reagito alle ruspe? “Ho avuto tanto sostegno dal resto d’Italia. In paese c’è stato silenzio. L’opposizione addirittura ha dato il suo sostegno a chi aveva costruito abusivamente”. E la sua maggioranza? “Mi ha sostenuto senza tentennamenti. Ma io ho cercato di tenerla fuori da questa scelta e di prendermene il peso sulle spalle”. Ha ricevuto minacce? “Qualcosa, ma poco significativa. Lo rifarei di nuovo, anzi, oggi con maggiore convinzione. Dopo quello che è successo ho capito che demolendo si possono salvare vite umane. Anche quelle di chi costruisce abusivamente”.