Priorità Perché lo Stato aiuta i bambini stranieri mentre quelli italiani soffrono?
C’è una grande lacuna nell’informazione a cui nemmeno la stampa ha dato risposte rivolgendo le dovute domande a chi di dovere: il motivo per cui il Tap debba approdare obbligatoriamente sulla spiaggia di Melendugno. Come qualche vostro giornalista può verificare, a circa 30 km a nord di Melendugno esiste una zona desertificata (Cerano) dove il Tap causerebbe meno danni al territorio e alla popolazione. E ci sarebbe anche un altro vantaggio: il percorso terrestre sarebbe inferiore fino a Mesagne (dove dovrebbe sorgere l'impianto di stoccaggio del gas per inviarlo al nord), rispetto al percorso terrestre spiaggia di Melendugno-Mesagne, anche in questo caso con minore distruzione del paesaggio. A quanto mi risulta, nessuno ha mai dato spiegazioni: né l’impresa appaltatrice, né i tecnici dei ministeri interessati, né, soprattutto, i politici che non hanno mai avuto il buonsenso di verificare con i loro occhi la situazione ambientale né di dialogare con la popolazione come vorrebbe fare, ora, il sig. Conte. Potete chiederlo voi al sig. Conte? Giriamo la sua domanda al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e confidiamo in una replica. È DI POCHI GIORNI FAla notizia su un quotidiano locale – scrivo da Lecce – che una signora, madre di quattro figli (tutti minori, per la precisione di 12, 10, 7 e 5 anni) ha fatto un appello al Comune del suo paese per essere aiutata a mantenere i ragazzi e fargli fare una vita decorosa che con i 600 euro che riceve dal marito non può garantirgli. Secondo lei è giusto che per un migrante minore giunto in Italia lo Stato italiano diventi tutore fino alla maggiore età (vitto, alloggio, studi ecc.)? E i ragazzi italiani chi li tutela? Il genitore disoccupato non percepisce neanche assegni familiari, anomalia tutta italiana: se lavori, l’Inps ti garantisce gli assegni familiari per i minori, a maggior ragione dovrebbe tutelare i minori dei genitori disoccupati. Quindi non ci meravigliamo se Salvini sale sempre di più nei sondaggi e gli italiani non fanno più figli. CARO PERRONE, una volta le avrei risposto che ammiro quelli come lei, che nella vita hanno tante certezze. Ora siete maggioranza e quindi più che ammirazione mi provocate inquietudine. Spero si renda conto dell’assurdo paragone: sta forse dicendo che lo Stato dovrebbe togliere i figli alla signora in difficoltà per farsene carico come fa per i minori non accompagnati che sbarcano in Italia? O magari preferisce che lo Stato smetta di occuparsi di quei bambini stranieri, lasciandoli alla fame e ai racket di sfruttamento (come già succede spesso)? In Italia di aiuti ai poveri ce ne sono tanti, addirittura troppi nel senso che si frammentano le risorse in mille rivoli con scarsa efficacia. Ma analizzare nel dettaglio la quantità di welfare che va a un italiano e a un minore straniero significherebbe accettare la sua premessa (che sia un gioco a somma zero). E allora le rilancio la provocazione: le pare possibile che quella mamma debba chiedere la colletta mentre in Italia si pagano pensioni previdenziali e assistenziali per 200 miliardi di euro ogni anno? La nostra spesa per le pensioni è il doppio della media Ocse. Quando saremo in linea potremo discutere di ridurre il welfare agli stranieri. Fino ad allora, il nostro problema sono i pensionati, che hanno pagato pochi contributi e vivono più a lungo di quanto si pensava quando lo Stato li ha fatti uscire dal mondo del lavoro. Se vuole tutelare i ragazzi italiani, dovrebbe protestare per la controriforma della legge Fornero (7 miliardi all’anno), non perché lo Stato paga vitto e alloggio a qualche ragazzino eritreo che ha lasciato i genitori in mezzo a un deserto libico o in fondo al mare.