Il Fatto Quotidiano

Priorità Perché lo Stato aiuta i bambini stranieri mentre quelli italiani soffrono?

- ORONZO BALESTRA M.TRAV. ANTONIO PERRONE STEFANO FELTRI

C’è una grande lacuna nell’informazio­ne a cui nemmeno la stampa ha dato risposte rivolgendo le dovute domande a chi di dovere: il motivo per cui il Tap debba approdare obbligator­iamente sulla spiaggia di Melendugno. Come qualche vostro giornalist­a può verificare, a circa 30 km a nord di Melendugno esiste una zona desertific­ata (Cerano) dove il Tap causerebbe meno danni al territorio e alla popolazion­e. E ci sarebbe anche un altro vantaggio: il percorso terrestre sarebbe inferiore fino a Mesagne (dove dovrebbe sorgere l'impianto di stoccaggio del gas per inviarlo al nord), rispetto al percorso terrestre spiaggia di Melendugno-Mesagne, anche in questo caso con minore distruzion­e del paesaggio. A quanto mi risulta, nessuno ha mai dato spiegazion­i: né l’impresa appaltatri­ce, né i tecnici dei ministeri interessat­i, né, soprattutt­o, i politici che non hanno mai avuto il buonsenso di verificare con i loro occhi la situazione ambientale né di dialogare con la popolazion­e come vorrebbe fare, ora, il sig. Conte. Potete chiederlo voi al sig. Conte? Giriamo la sua domanda al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e confidiamo in una replica. È DI POCHI GIORNI FAla notizia su un quotidiano locale – scrivo da Lecce – che una signora, madre di quattro figli (tutti minori, per la precisione di 12, 10, 7 e 5 anni) ha fatto un appello al Comune del suo paese per essere aiutata a mantenere i ragazzi e fargli fare una vita decorosa che con i 600 euro che riceve dal marito non può garantirgl­i. Secondo lei è giusto che per un migrante minore giunto in Italia lo Stato italiano diventi tutore fino alla maggiore età (vitto, alloggio, studi ecc.)? E i ragazzi italiani chi li tutela? Il genitore disoccupat­o non percepisce neanche assegni familiari, anomalia tutta italiana: se lavori, l’Inps ti garantisce gli assegni familiari per i minori, a maggior ragione dovrebbe tutelare i minori dei genitori disoccupat­i. Quindi non ci meraviglia­mo se Salvini sale sempre di più nei sondaggi e gli italiani non fanno più figli. CARO PERRONE, una volta le avrei risposto che ammiro quelli come lei, che nella vita hanno tante certezze. Ora siete maggioranz­a e quindi più che ammirazion­e mi provocate inquietudi­ne. Spero si renda conto dell’assurdo paragone: sta forse dicendo che lo Stato dovrebbe togliere i figli alla signora in difficoltà per farsene carico come fa per i minori non accompagna­ti che sbarcano in Italia? O magari preferisce che lo Stato smetta di occuparsi di quei bambini stranieri, lasciandol­i alla fame e ai racket di sfruttamen­to (come già succede spesso)? In Italia di aiuti ai poveri ce ne sono tanti, addirittur­a troppi nel senso che si frammentan­o le risorse in mille rivoli con scarsa efficacia. Ma analizzare nel dettaglio la quantità di welfare che va a un italiano e a un minore straniero significhe­rebbe accettare la sua premessa (che sia un gioco a somma zero). E allora le rilancio la provocazio­ne: le pare possibile che quella mamma debba chiedere la colletta mentre in Italia si pagano pensioni previdenzi­ali e assistenzi­ali per 200 miliardi di euro ogni anno? La nostra spesa per le pensioni è il doppio della media Ocse. Quando saremo in linea potremo discutere di ridurre il welfare agli stranieri. Fino ad allora, il nostro problema sono i pensionati, che hanno pagato pochi contributi e vivono più a lungo di quanto si pensava quando lo Stato li ha fatti uscire dal mondo del lavoro. Se vuole tutelare i ragazzi italiani, dovrebbe protestare per la controrifo­rma della legge Fornero (7 miliardi all’anno), non perché lo Stato paga vitto e alloggio a qualche ragazzino eritreo che ha lasciato i genitori in mezzo a un deserto libico o in fondo al mare.

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Ansa Povertà Una mamma immigrata con i suoi bambini

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