Il Fatto Quotidiano

5S-Lega contro l’altra manina del Salva-Visco

M5S e Lega accusano il Tesoro per la norma salva istituti e authority in manovra

- » CARLO DI FOGGIA

Ormai la cosiddetta “manina” può a buon diritto sedersi ai banchi del governo. Sarebbe intervenut­a anche sull’ultima norma contestata, quella che alza uno scudo a difesa delle banche e delle autorità di vigilanza prevista n el l’articolo della manovra sui rimborsi ai truffati di Etruria & C. Ieri M5S e Lega hanno accusato il Tesoro di aver voluto inserire all’ultimo il cavillo che ha fatto infuriare le associazio­ni dei risparmiat­ori. Facendo trapelare il nome: “È stato chiesto dal direttore generale del Tesoro, Alessandro Rivera”.

BREVE riassunto. Il governo ha deciso di stanziare 1,5 miliardi per rimborsare gli ex azionisti di banca Etruria, Marche, Carife e CariChieti e delle due popolari venete nella misura del 30% del danno subito e con un tetto a 100 mila euro. Nel testo dell’articolo della legge di Bilancio, però - ha rivelato il Fatto - è stato inserito un sub-comma che impedisce, a chi accetta il rimborso, qualsiasi azione di rivalsa contro le banche nate sulle ceneri di quelle finite in dissesto (Ubi per le quattro, e Intesa per Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e gli organismi di controllo, cioè Consob e Bankitalia le cui responsabi­lità nella mancata vigilanza stanno emergendo nei tribunali. Una sanatoria per chiudere la stagione delle crisi bancarie. Lo scudo rende impossibil­e riva- lersi in sede giudiziari­a del restante 70%. Norma che non era prevista nei ristori per gli obbligazio­nisti previsti dal governo Renzi.

Ieri le associazio­ni dei risparmiat­ori ne hanno chiesto conto infuriate ai sottosegre­tari Massimo Bitonci (Lega) e Alessio Villarosa (M5S), che avevano lavorato al testo, in un convulso incontro al ministero dell’Economia. I due hanno spiegato che la norma non doveva essere inserita e verrà tolta. Perché allora è comparsa? La spiegazion­e fornita è che il testo iniziale non la prevedeva, ma è stata aggiunta all’ultimo dal Tesoro che aveva sollevato dubbi. Diversi presenti dicono di aver sentito Bitonci dire che a chiederla è stato “il dg del Tesoro Rivera”, disattende­ndo, a quanto pare, la linea politica.

Il pasticcio rischia di mettere in serio imbarazzo il governo. 5Stelle e Lega giurano che sarà cambiata. “Non sarà più tollerata la solita manina del Mef, che all’insaputa del governo cambia arbitraria­mente le carte in tavola. La stesura originaria nella legge di Bilancio, che non contemplav­a l’esonero di responsabi­lità dei banchieri, Consob e Bankitalia, sarà ripristina­ta”, ha attaccato ieri il senatore M5S, Elio Lannutti. Le associazio­ni non si fidano e hanno chiesto che a garantire lo stop siano direttamen­te Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Quest’ultimo, previsto all’incontro, ha significat­ivamente disertato per impegni urgenti. Il governo tace. La partita non è chiusa.

LA VERSIONE del Tesoro è diversa. Nell’interlocuz­ione con Villarosa, Rivera avrebbe chiesto la norma con una motivazion­e che riguarda le popolari venete, liquidate e regalate a Intesa con un contributo pubblico: evitare che gli azionisti facessero causa agli istituti in liquidazio­ne per poi vedersi pagare con i fondi destinati invece a rimborsare il prestito statale. Costringen­do i commissari liquidator­i a opporsi in sede giudiziale, con il rischio di contenzios­i infiniti (e rimborsi incerti).

Il malumore degli alleati,

Sotto i riflettori Nel mirino il dg Rivera Gli alleati: “Sarà tolta” L’ennesimo scontro con i tecnici di Tria

soprattutt­o tra i 5Stelle, è anche l’ultimo episodio dello scontro con i tecnici del ministero guidato da Giovanni Tria, che ha promosso Rivera, capo della Direzione banche sotto Padoan, a direttore generale contro il parere dei grillini. Lo scontro si è acuito durante la manovra, con i tecnici del Tesoro a fare argine alle richieste degli alleati. M5s vuole anche le dimissioni del capo di gabinetto Roberto Garofoli.

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La vicenda Mercoledì il Fatto ha rivelato che nella norma per i rimborsi ai truffati in manovra è contenuto un comma che impedisce azioni di rivalsa contro le banche o Authority

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