Avrebbe potuto finire come Desirée: pusher arrestato
Intontita e ancora sotto l’effetto dell’e ro i n a , buttata sopra il letto di un tugurio, tra rifiuti e cibi scaduti. La polizia l’ha trovata in uno stato penoso. L’a nconetana, 22 anni, avrebbe probabilmente fatto la stessa fine di Desirée Mariottini, la sedicenne trovata morta a Roma lo scorso ottobre. Una vicenda che ha delle affinità con la fine terribile di Pamela Mastropietro, 18 anni, morta e fatta a pezzi dentro un appartamento alla periferia di Macerata. La giovane di Ancona si procurava droga gratis in cambio di sesso dal pusher nigeriano che spacciava dentro la casa fatiscente occupata abusivamente. Gli agenti della Squadra mobile di Ancona martedì scorso erano entrati in quel buco nero nella periferia multietnica del capoluogo marchigiano per un’operazione antidroga.
IN MEZZO al caos e al degrado, si erano trovati davanti nove nigeriani irregolari con a capo quello che veniva chiamato il “boss”, Isaac Adetifa Adejofu, 36 anni, in Italia dal 2011. Adetifa aveva aizzato il suo pit-bull contro la polizia e un ispettore era finito in ospedale con una ferita profonda ad una mano. Per questo motivo l’uomo era stato arrestato e, dopo la convalida – il giudice lo aveva condannato a 8 mesi e 400 euro, pena sospesa –, rimesso in libertà. Pochi minuti dopo l’udienza il nigeriano è stato arrestato una seconda volta per violenza sessuale aggravata dallo stato di minorata difesa della vittima e dallo spaccio di sostanze stupefacenti. Quella mattina infatti, nella stanza da letto c’era anche la ragazza, ancora intontita dal festino a base di droga delle ore precedenti. Per tutta la giornata è stata seguita dal personale della sezione Reati contro la violenza di genere e crimini d’odio della questura di Ancona. La 22enne si è sfogata e una volta cosciente ha raccontato gli ultimi mesi di violenze subìte dentro quella casa, almeno venti episodi. Una testimonianza ritenuta attendibile dagli inquirenti.