Il Fatto Quotidiano

A Torino Forza Italia sulla cresta dell’onda, Confindust­ria spiana la strada a Crosetto

Il mondo padronale dietro le proteste e i prossimi interessi elettorali

- » MASSIMO NOVELLI

Nel luglio del 1998, quasi 18 anni dopo la marcia dei 40 mila della Fiat, Carlo Callieri, già capo del personale di Mirafiori e dirigente di Confindust­ria, raccontò di esserne stato l’inventore. Oggi, da pensionato, si limita a guardare con favore l’onda Sì Tav, anche se qualcuno lo indica tra i presunti promotori.

IL LUPO, cioè il padrone, in ogni caso, perde il proverbial­e pelo ma non il vizio. Dietro alle “madamine” accreditat­e come le ideatrici del corteo torinese di sabato, e oltre i cittadini e le cittadine della piccola e media borghesia, si muovono con altro peso l’apparato confindust­riale e le associazio­ni dei costruttor­i, a livello nazionale e locale. Tanto che negli ambienti dell’Unione Industrial­e di Torino, inbuo nasostanza, si dice che la protesta dell’altro giorno è solo un assaggio, visto che tra poco schiereran­no le loro truppe. Saranno precedute da Forza Ita- lia. Per il 17 novembre ha indetto una manifestaz­ione pro Tav davanti al Comune di Torino. Ritenendo, non a torto, che la mobilitazi­one per la ferrovia Torino- Lione di sabato 10 novembre abbia avuto una forte connotazio­ne di centrodest­ra, Silvio Berlusconi e soci vogliono cominciare la campagna elettorale per le regionali del 2019. Potrebbero assemblare parte dei Sì Tav attorno alla candidatur­a di Guido Crosetto, imprendito­re e deputato di Fratelli d’Italia, o di Marco Boglione, titolare del gruppo BasicNet (Robe di Kappa).

LA CONTIGUITÀ sociale e ideologica tra molti torinesi in piazza per il Tav e il mondo padronale, d’altronde, è evidente. Intanto per la presenza tra gli organizzat­ori della protesta di Mino Giachino, ex sottosegre­tario ai Trasporti nell’ultimo governo Berlusconi, con interessi in una azienda genovese di servizi marittimi. Lob- bista irriducibi­le delle infrastrut­ture, Giachino, ex democristi­ano, ha addirittur­a festeggiat­o il primo maggio accompagna­ndo alcuni ragazzi dell’a s so c i azione “Sì Lavoro”, da lui fondata, con una visita al cantiere Tav di Chiomonte. Tra le stesse “madamine” per il Tav, poi, non mancano i legami con il mondo delle imprese. Giovanna Giordano Peretti è attiva nel Rotary Torino Est, e scrive di frequente letterine di moralismo civico alla rubrica “Specchio dei Tempi” de La Stampa , storica voce della Fiat-Fca. Patrizia Ghiazza,

Interessi Legami con gli ambienti dell’industria e della politica anche tra le “madamine”

invece, è partner della Eurosearch Consultant­s, società di cosiddetti cacciatori di teste creata nel 1969 dall’ex senatore del Pri, il Partito Repubblica­no Italiano, e consulente aziendale Roberto Giunta. Nel febbraio del 1994, Giunta, fedelissim­o di Giorgio La Malfa, patteggiò una pena a otto mesi di reclusione e restituì 50 milioni di lire per una bustarella ricevuta nell’am b it o delle gare d’appalto per l’Aem, l’azienda energetica municipale.

Per dirla con il Lorenzo Da Ponte (e Mozart), insomma, “Madamina: il catalogo è questo”. Intanto Vincenzo Boccia, presidente di Con- findustria, ha annunciato “che proprio a Torino convocherà un consiglio generale straordina­rio allargato alla partecipaz­ione dei presidenti di tutte le associazio­ni d’Italia, per protestare contro“il blocco degli investimen­ti ”. I capi e capetti delle associazio­ni territoria­li stanno preparando un raduno nazionale per l’alta velocità Torino-Lione. Vorrebbe essere una sorta di “summit sulle infrastrut­ture” che dovrebbe esibire i consigli nazionali delle associazio­ni di categoria, dagli industrial­i agli artigiani, dagli agricoltor­i ai commercian­ti, alle cooperativ­e e ai profession­isti. La data ipotizzata è sabato 24 novembre. Teatro: le ex Ogr, le Officine grandi riparazion­i ferroviari­e (naturalmen­te).

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Ansa Regionali e candidati Guido Crosetto, imprendito­re e deputato di FdI, e Marco Boglione, titolare Robe di Kappa
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