GELMINI, L’OTTAVA MADAMINA
LA BORGHESIA: primo grande ritorno lessicale sulle testate e sulla bocca dei politici. E lo si può pure accettare. Maria Stella Gelmini: secondo grande ritorno, nei media e a quanto pare anche in piazza. E pure questo, per amor di pluralismo, ci sta. Ma metti insieme i due pezzi e viene fuori una miscela fatta di “cattive ragazze” della “borghesia” che lottano “per le infrastrutture stra- tegiche” di questo Paese, come il Tav, e che si “ribellano ai no apriopristici dei Grillini che bloccano il Paese”. L’ex ministra dell’Istruzione riserva, in una intervista al Dubbio, splendide parole da salotto per le madamine della piazza pro-Tav di Torino. Stucchevoli e melense, come il tentativo di comprendere fino in fondo di cosa abbia bisogno il paese dal buffet di un evento del Rotary Club: “Le sette capitane coraggiose (e già il riferimento è ardito, ndr) che hanno organizzato la mobilitazione provengono tutte dal mondo del lavoro”. Loro sono “nemiche del popolo” solo “nella narrazone dei Cinque Stelle”, perché “sono eccellenze nei loro settori e quindi la negazione dell’uno vale uno che è la cifra negativa della dottrina di Grillo”. Sette eccellenze come evidentermente - nell’equazione della Gelmini - non ce ne sono tra tutti gli elettori italiani. E lei, ovviamente, è l’ottava.