Pensionata violentata in spiaggia da un rifugiato
Prima le si è seduto accanto sull’arenile per scambiare qualche parola, poi all’improvviso l’ha afferrata e ha abusato di lei. A subire violenza sessuale è stata una dottoressa in pensione di 68 anni che nella mattina di mercoledì scorso era scesa in spiaggia, a Ortona, in Abruzzo.
L’AGGRESSORE è un ventenne somalo, Saleban Nuur Shaieb, in Italia con un permesso di protezione sussidiaria. Era stato ospite di una struttura di accoglienza fino allo scorso ottobre, attualmente viveva di espedienti. I carabinieri di Ortona che lo hanno arrestato sono riusciti a identificarlo attraverso le impronte digitali, poiché non aveva effetti personali né documenti.
Nella colluttazione la vittima ha sbattuto violentemente la testa su una pietra ma è riuscita a divincolarsi e a scappare in mare, proprio mentre stavano arrivando le forze dell’ordine, avvisate da alcune persone che poco prima avevano assistito alla scena del giovane che si masturbava in mezzo alla strada.
La dottoressa, molto conosciuta in zona per la sua professione di medico, è ricoverata nell’ospedale di Lanciano per le numerose escoriazioni ed ecchimosi riscontrate, ma soprattutto per il trauma cranico subito. La prognosi è di 30 giorni. “Ho creduto che volesse uccidermi”, ha detto ai dottori.
L’uomo è stato immediatamente arrestato per violenza sessuale ed è rinchiuso nel carcere di Chieti. Per lui è scattata anche la denuncia per atti osceni in luogo pubblico e falsa attestazione sulla sua identità.