Casamonica, giù le prime ville Gara di ruspe tra Raggi e Salvini
Roma, parte l’abbattimento delle abitazioni nel quartiere Quadraro con la “regia” della sindaca. Lunedì si replica alla Romanina sotto la direzione del vicepremier
Ieri
a metà mattinata le ruspe sono entrate realmente in azione in via del Quadraro per avviare l’abbattimento degli otto villini abusivi, riconducibili al clan dei Casamonica, oggetto lunedì mattina di un blitz della Polizia locale del Campidoglio. Una delle immagini più abusate dalla retorica leghista degli ultimi anni si è così materializzata nella periferia Est di Roma su impulso del Campidoglio a 5Stelle, aggiungendo un nuovo capitolo alla contesa strisciante sulla Capitale tra la sindaca Virginia Raggi e il ministro Matteo Salvini.
“SONO PARTITE le prime operazioni di abbattimento su due casette che erano state precedentemente liberate da tutti gli arredi, procederanno così per tutti gli otto villini per rendere inagibili casette”, rivendica la sindaca. La Raggi per l’occasione si improvvisa anche social media manager filmando lei stessa le immagini della diretta Facebook dal suo profilo. Poi sottolinea: “Questo è l’esempio più lampante con cui l’amministrazione dimostra di passare dalle parole ai fatti”. Come chiesto più volte negli ultimi giorni dal Comune al Viminale, nel dossier che riguarda la promessa di inviare in città di 254 nuovi agenti delle forze dell’ordine fatta dopo la morte di Desirée Mariottini, la 16enne trovata senza vita in uno stabile abbandonato a San Lorenzo.
Per completare la demolizione, la separazione dei materiali e la pulizia dell’area dalle macerie saranno necessari 30 giorni. Un intervento necessariamente lento vista la vicinanza dell’Acquedotto Felice, di epoca medievale, e di una linea ferroviaria. Nel frattempo Salvini scalpita: “A Roma abbiamo cominciato ma non mi fermo fino a quando non avremo abbattuto l’ultima villa di questi strama- ledetti”. Lunedì sarà alla Romanina per l’avvio dell’abbattimento di un’altra casa del presunto clan, operazione finanziata dalla Regione Lazio, che farà posto a un parco pubblico.
LA RUSPA sembra andare di moda in tutta Italia. A Torino anche Chiara Appendino parla di “risultato storico” per la demolizione di 28 baracche, porzione abusiva del campo nomadi di via Germagnano, perché dice la sindaca “in città non possono esistere zone franche”. Nel frattempo le famiglie sgomberate dalle villette al Quadraro, che ieri hanno messo in scena una protesta vicino alle loro case, denunciano: “Siamo italiani di sette generazioni, che fate aiutate gli stranieri e noi italiani no? Andremo a casa di Salvini e della Raggi”.