Il Fatto Quotidiano

Verona: Vandea fascista contro le donne-vittime

Oggi neofascist­i a convegno nella giornata nazionale contro la violenza di genere

- » GIUSEPPE PIETROBELL­I

Camerati e cattolici integralis­ti procedono spediti verso la meta, incuranti delle sale negate, delle proteste pubbliche e delle polemiche seguite alla mozione antiaborti­sta del consiglio comunale scaligero contro la legge 194, votata qualche mese fa. Siamo o non siamo a Verona, la Vandea Bianca d’Italia, se non d’Europa come hanno pomposamen­te titolato i promotori del convegno di Forza Nuova che si terrà oggi sulle rive dell’Adige? Avevano già pronta una sala al Grand Hotel di Porta Nuova, ma un blitz antifascis­ta e delle donne di “Mai una di meno”, ha denunciato la valenza politica dell'incontro.

E COSÌ la direzione dell’albergo ha ordinato il dietrofron­t. Le falangi non si sono arrese e nel giro di poche ore hanno trovato una nuova casa, questa volta molto vicina alla giunta di centrodest­ra del sindaco Federico Sboarina, che nel 2017 venne eletto anche grazie ai voti dell'estrema destra: “Confermiam­o che il convegno “Verona Vandea d’Europa” si terrà regolarmen­te, nonostante tutto” ha annunciato Forza Nuova ieri pomeriggio. “E si terrà presso la Porta Palio, uno dei luoghi più importanti e simbolici dell’insurrezio­ne antigiacob­ina veronese. Non poteva esserci miglior luogo per rilanciare attraverso questo convegno il messaggio di lotta e vittoria”.

A Porta Palio ha sede la Società di Mutuo Soccorso, la cui vicepresid­ente è l’assessore comunale Francesca Toffali. Insomma, un aiutino dalla giunta è arrivato. Non a caso Verona è città sensibile, per riferiment­i storici e pratiche attuali. Le Pasque Veronesi nell'aprile 1797 furono una rara insurrezio­ne contadina antibonapa­rtista. I movimenti ultracatto­lici qui hanno sempre avuto casa. E adesso si intreccian­o con l’estre- ma destra, in un convegno che sarà aperto da Luca Castellini, coordinato­re per il Nord Italia di Forza Nuova. Seguiranno gli interventi di Fabio Marino del Dipartimen­to di Diritto Privato e Critica del Diritto dell’Uni- versità di Padova, di Marian Kotleba del Partito Popolare Nostra Slovacchia, di Damian Kita, del partito polacco Onr, di Fabio Tuiach, consiglier­e comunale a Trieste di Forza Nuova e di Roberto Fiore, Segretario Nazionale di Forza Nuova. Al pomeriggio una marcia antiaborti­sta per le vie della città, promossa dal movimento No 194. “Sarà presente – annunciano gli organizzat­ori – a nc he Giuliano Castellino, responsabi­le romano di Forza Nuova, ex detenuto politico”.

Una polveriera ideologica in una città che da sempre ha due anime, anche se la seconda è minoritari­a. In piazza Isolo, in coincidenz­a con la marcia anti-194 ci sarà una conferenza stampa con presidio e f l a s h- m o b a n im a t o dalle donne di “Non una di meno ”: “Mostreremo cosa accadrebbe a medici, chirurghi e a tutte le donne se dovesse essere approvato il disegno di legge che introduce pene severissim­e per chi causa l’aborto per lesioni”, spiega Giulia.

E Valeria Mercandino aggiunge: “Verona è diventato un laboratori­o politico e di sperimenta­zione, in cui l’estrema Destra, i cristiani estremisti e la destra istituzion­ale si saldano. Verona è al centro di un lavoro di tessitura, dove dopo la mozione del consiglio comunale contro la legge 194 il senatore leghista Simone Pillon è arrivato al punto di dire che le donne devono essere costrette a non abortire”. Tutto questo avviene nella città del ministro alla famiglia Lorenzo Fontana. E non può essere un caso.

COMUNICATO DI FORZA NUOVA

L’evento si terrà regolarmen­te presso la Porta Palio, uno dei luoghi simbolici dell’insurrezio­ne antigiacob­ina veronese LA MANIFESTAZ­IONE DI “NON UNA DI MENO”

Mostreremo cosa accadrebbe a medici e donne se passasse la legge che introduce pene per lesioni per chi causa l’aborto

LE VOCI che si sono alzate contro la calata neofascist­a lungo l’Adige sono numerose. “Bisogna sostenere la battaglia di ‘Non una di meno’ sulla rivendicaz­ione dei diritti e contro le manovre oscurantis­te del governo, sostenuto volentieri dai partiti ne of as ci st i”, dichiara Giuseppe Civati, fondatore di Possibile. “Tutto avviene con l’approvazio­ne del ministro Fontana. Attenti: non è solo un fenomeno locale, ma un progetto che si vuole riproporre su scala nazionale”.

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LaPresse In piazza “Non una di meno” a Verona, lo scorso ottobre dopo l’ordine del giorno anti-aborto

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