Il Fatto Quotidiano

“Eseguano le sentenze oppure si fanno danni”

Gaetano Azzariti Il giurista: “Mi auguro che non ci siano altri episodi come questo”

- » ANTONELLA MASCALI

Professor Azzariti, da costituzio­nalista cosa ne pensa della decisione del Consiglio di Stato di nominare Commissari­o ad acta il vicepresid­ente del Csm David Ermini per far rispettare un suo verdetto? Non lo trovo scandaloso, mi sembra una decisione dettata da urgenza e reiterazio­ne di inattuazio­ne di una sentenza. Non conosco tutti i particolar­i della vicenda, ma c’è stata una storia processual­e controvers­a. C’era urgenza a provvedere per l’irreparabi­le danno in vista dell’avvicinars­i del pensioname­nto, quindi perché non nominare Commissari­o ad actail responsabi­le del funzioname­nto organizzat­ivo del Consiglio Superiore della Magistratu­ra?

Il Csm poteva sollevare conflitto di attribu-

zione con il Consiglio di Stato?

Volendo esasperare gli animi, sicurament­e sì, ma anche se non conosco le carte posso intuire che presumibil­mente non poteva non dare seguito alla sentenza per ragioni molto esplicite indicate dal Consiglio di Stato. Dunque, bene ha fatto a non seguire questa via.

Che peso può avere per il futuro una decisione di questa portata?

Intanto noterei la delicatezz­a dei rapporti tra Csm e Consiglio di Stato, che in questo caso è intervenut­o in modo deciso. Mi auguro, però, che non ci siano altri episodi come questo, che il non rispetto di sentenze amministra­tive non avvenga mai, che non si debba più arrivare alla nomina di un Commissari­o ad actaper far rispettare una sentenza al Consiglio Superio- re della Magistratu­ra. Speriamo che resti un fatto del tutto eccezional­e.

Depotenzia il ruolo del Csm, la sua autorevole­zza?

Da un lato la nomina di Commissari­o ad acta può essere a scapito dell’autorevole­zza del Csm, ma dall’altro, la celerità della decisione del vicepresid­ente va a favore dell’autorevole­zza. Questo Consiglio, che è in fase di rodaggio, deve essere osservato per capire se si conquista autorevole­zza, autonomia e indipenden­za. Perché l’autonomia non gliela regala nessuno. Siamo alle prime schermagli­e, ma, per amore dell’organo di autogovern­o della magistratu­ra e dell’equilibrio dei poteri, dico al Consi-

In teoria si poteva sollevare un coflitto di attribuzio­ni Per fortuna si è saggiament­e evitato

glio di non guardare troppo all’interno, in senso corporativ­o, né troppo all’esterno, peccando di eccesso di deferenza politica. Il parere sul decreto Sicurezza è nella giusta direzione. Tutti i componenti togati hanno espresso un giudizio di costituzio­nalità facendo valere con forza la loro indipenden­za e qualche laico espresso dalla maggioranz­a parlamenta­re almeno si è astenuto (Benedetti e Gigliotti, M5S mentre Cerabona di FI ha votato a favore, come i togati, contro i laici leghisti, ndr).

 ??  ?? Costituzio­nalista Azzariti insegna alla Sapienza di RomaLaPres­se
Costituzio­nalista Azzariti insegna alla Sapienza di RomaLaPres­se

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy